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Nola, vescovo chiede lo stop alle “feste eretiche”. Gli organizzatori: “Lo invitiamo al prossimo party” | VIDEO

Dopo che il vescovo di Nola ha chiesto di fermare le “feste eretiche”, con croci a testa in giù e video che sbeffeggiano il Papa, abbiamo intervistato uno degli organizzatori di “Eresia”. “Non c'è niente di satanico, il vescovo potrà vederlo al prossimo party”

“Se il vescovo di Nola avesse partecipato al nostro party avrebbe visto che il nostro è un messaggio di felicità e d’amore”. Nico Belloisi, organizzatore delle feste a cadenza mensile sotto il logo di “Eresia” a Nola, non perde tempo e rimedia subito: “Il vescovo Marino è invitato l’8 dicembre al quarto episodio di ‘Eresia’, potrà vedere che non ci sono assolutamente situazioni sataniche come sono state invece descritte da alcuni giornali”.

A suscitare la reazione del vescovo Marino sono state le croci cristiane rovesciate con le quali è stata allestita la discoteca, o i video pubblicati sul web dai ragazzi di “Eresia” per pubblicizzare le loro feste, dove si ridicolizza la Chiesa e il Papa. “In quei video ci siamo ispirati ad alcune serie, come The Young Pope di Sorrentino”, spiega Nico. “Non volevamo offendere nessuno, né la Chiesa né i cristiani”. Fatto sta che qualcuno si è sentito offeso e il vescovo ha deciso di intervenire chiedendo lo stop alle feste. “Avete davvero bisogno di dileggiare la croce per divertirvi?”, si legge nella nota pubblica. “La croce significa amore e rovesciarla vuol dire aderire al contrario dell’amore”. Così, sulla croce a testa in giù, Nico fa un passo indietro: “Le croci messe così erano solo un dettaglio scenografico, lo abbiamo fatto senza pensarci. Io sono credente e mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, non era il nostro intento. Eresia è un party che va contro determinati schemi, ma non sono gli schemi religiosi, bensì gli schemi monotoni del sabato sera”. Sarà, ma intanto sulle croci rovesciate i ragazzi dell’associazione di PR “assafadì” (in napoletano: “lascia fare a Dio”) si sono “già ampiamente scusati”.

Le foto della festa "Eresia" a Nola

 
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Ma sul bloccare questi party, come ha suggerito il vescovo, che si chiede se queste feste non violino le leggi laiche del rispetto religioso, gli organizzatori non sembrano transigere. “Fermare ora Eresia significherebbe dare ragione a chi ha descritto questi party come satanici. Non è assolutamente così, il nostro è un messaggio d’amore, di gioia. E chi lo sa, tante persone in queste serate potrebbero anche trovare l’anima gemella!”.  

“Siamo aperti a un dialogo con il vescovo e anzi lo invito a nome di ‘assafadì’ al prossimo party di ‘Eresia’ l’8 dicembre per vedere come nelle nostre feste ci sia tutto tranne che odio!”. Il vescovo Marino accetterà l’invito? 

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