Nuove testimonianze di ragazzi cresciuti nella casa famiglia di Germana Giacomelli, la donna che alcuni giorni fa è stata premiata dal presidente Mattarella con una delle più alte onorificenze riservate a chi è impegnato nel sociale.
Dopo il primo servizio di Pablo Trincia, in cui abbiamo parlato con alcuni dei 121 figli che sono stati affidati nel corso degli anni alla casa famiglia di Germana e che ci hanno raccontato di maltrattamenti che avrebbero subito in quella casa per mano della donna, ci sono arrivate molte segnalazioni. Il numero di chi dice di aver subito o visto maltrattamenti all’interno di quella casa è passato da otto a trenta. “Quando ho visto il vostro servizio ho detto ‘cazzo io lo so chi è’. Mi è preso il panico. Quella donna è cattiva”, ha detto una ragazza a Pablo Trincia. “Se sbagliavamo a pulire ci maltrattava, ci picchiava, spintonava, ci dava le botte in testa”.
Con una psicologa siamo andati a parlare con una bambina che sta ancora in quella struttura e che è tornata a casa per qualche giorno. “Adesso non mi picchiano più, perché tempo fa mi picchiavano”, dice la bambina. Quando le chiediamo da quanto tempo la trattano bene risponde “un mese”. Proprio da quando abbiamo iniziato a seguire questa storia. Ma non sarebbe stato sempre così. “Una volta la Germana mi ha dato uno schiaffo nel naso mi ha fatto uscire il sangue. Anche agli altri dava le sberle”. E poi aggiunge, in riferimento all’educatore che lavora insieme alla donna: “Pietro mi ha detto ‘se qualcuno ti chiede se la Germana ti picchia tu non rispondere'”.