Matteo Viviani accompagna Alice, 16 anni, disabile, a camminare per la prima volta in vita sua. Il padre ha visto su Internet i nuovi esoscheletri studiati per questo. Ci ha contattati e l’abbiamo aiutato, almeno a provare per una volta “la sensazione di una passeggiata”, trasformandola in una ragazza bionica grazie a un robot.
Vedere Alice che si alza in piedi e camminare per la prima volta è incredibile e commovente. “È strano però, è bello, mi sento un gigante, camminare è stupendo”, dice.
Alice, che non ha mai dato un nome alle sedie a rotelle, per non affezionarsi visto che le deve cambiare spesso, con l’esoscheletro che deve lasciare perché la sua era una prova, cambia idea. Il nome che sceglie? “Felicità”.
Matteo Viviani è andato a cercare di indagare fin dove si potrà arrivare con esoscheletri e robot. Provando di persona quello che ci promette il futuro fino a conoscere e stringere la mano a un umanoide dotato di intelligenza artificiale, un vero “cucciolo di robot” che ha occhi che seguono gli oggetti e anche una pelle capace di sentire. Riesce anche a imparare: tutto quello che scopriamo è ancora più incredibile!