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Seconda parte dello Speciale Iene con Giulio Golia e Francesca Di Stefano. Le due versioni sullo sparo date da Antonio Ciontoli e come un esperto balistico non le ritiene plausibili. L'ipotesi di una lite tra i due fidanzati

Dopo la prima parte di questo speciale in cui abbiamo parlato di soccorsi e indagini (clicca qui per vederla), ci concentriamo ora sul colpo di pistola che ha ucciso Marco Vannini.

Antonio Ciontoli ha raccontato così in un primo momento i momenti dello sparo, mentre i due erano nel bagno, con il ragazzo che si trovava nella vasca: “Marco ha riconosciuto il marsupio nel quale tenevo le armi e mi ha chiesto di vederle. Con la mano destra ho estratto l’arma dal marsupio. Nel movimento il marsupio mi stava per cadere. Mettendo la mano sotto ho praticamente stretto l’arma che avevo impugnato e mi è partito il colpo. Pensavo fosse scarica, Chiaramente se era carica non l’avrei mai presa e non gliel’avrei mai fatta vedere”.

Una versione che non convince un esperto balistico interpellato da Giulio Golia: se Ciontoli, come ha detto, non ha armato il cane, nessun colpo accidentale può essere partito mentre la pistola stava per scivolare via dalle sue mani.

Quando la pm coglie le possibili contraddizioni e lo  minaccia di chiudere l’interrogatorio, lui cambia versione: “Ho preso l’arma convinto che era scarica. L’arma non mi stava scappando, l’ho presa, l’ho impugnata, l’ho scarrellata e per gioco, per scherzo, ho fatto finta di sparare. Invece c’erano i proiettili all’interno della pistola e mi è partito il colpo”.

Ma anche questa seconda versione viene smentita dal perito: “Quando si scarrella non si può non vedere che la cartuccia dal caricatore va sulla camera di scoppio. Non può assolutamente non essersi accorto che il proiettile sia andato nella canna. Se non c’erano cartucce dentro al caricatore, come scarrello, l’arma mi rimane aperta e se provo a premere il grilletto l’arma non spara assolutamente. È un pezzo di ferro”. Come sono andate davvero le cose?

Mamma Marina ci ha raccontato poi di un clima non proprio sereno tra i due fidanzati nei giorni precedenti alla sera della morte di Marco.

”Martina era molto gelosa di Marco e lui con me si era confidato dicendosi stanco delle ossessioni della ragazza. Quindici giorni prima Marco mi aveva detto che il suocero lo aveva mandato via da casa”.

La mamma di Marco ci racconta anche un altro dettaglio: Marco era solito fermarsi dalla sua fidanzata a dormire solo nelle occasioni in cui tra i due c’erano stati dei litigi. Il 17 maggio il ragazzo chiama la mamma e le dice che si sarebbe fermato da Martina.

Circostanze che farebbero il paio con le dichiarazioni dei vicini di casa dei Ciontoli, che dopo aver udito il  colpo di pistola avrebbero sentito Marco dire: “Scusa Martina, scusa”.

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