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“Non lasceremo sola la bambina esorcizzata”

Dopo il nostro servizio i genitori si affrettano a smentire, il vescovo prova a difendersi e dalla Questura tutto tace

“Non molleremo questa storia”, dice in un video pubblicato sul suo profilo Facebook la nostra Iena Gaetano Pecoraro, dopo aver ricevuto moltissimi messaggi da telespettatori che vogliono aiutare Giada. “Noi non molleremo questa storia. Ci siamo impegnati subito a mettere in contatto Arianna, la sorella di Giada, che ci ha raccontato questa triste storia, con un noto studio di avvocati. Arianna non è sola”.

Il servizio della nostra Iena, andato in onda nella puntata di mercoledì 14 febbraio, racconta la storia di una bambina di 13 anni che sarebbe vittima di ripetuti esorcismi, che abbiamo chiamato Giada. Sua sorella, che abbiamo chiamato Arianna (entrambi i nomi sono di fantasia), è venuta da noi in cerca di aiuto perché “abbandonata dalla sua famiglia e dalle istituzioni”.

Tutto inizia, nel racconto di Arianna, quando Giada è piccola e a casa scoppia un litigio: i genitori scoprono l'omosessualità di Arianna e reagiscono con violenza alla notizia. La piccola Giada ha una grave reazione psicosomatica: “Tutto d'un tratto non riusciva più a muovere le gambe”. I medici consigliano una psicoterapia accompagnata da farmaci leggeri.

Arianna prosegue: i genitori portano la sorelle ad alcune “messe di guarigione”, poi si rivolgono a un sacerdote famoso per le sue apparizioni in televisione in cui parla di esorcismi, don Michele Barone. Il prete avrebbe fatto interrompere le cure della bambina, iniziando rituali in cui si esercita violenza su Giada. Con l'assenso dei genitori, Arianna sarebbe stata poi allontanata con l'accusa di avere un legame con il demonio.

Don Michele porterebbe Giada nei suoi pellegrinaggi, legandola con tutori e collari che si utilizzavano nei vecchi manicomi e sfruttandola. Arianna inizia a registrare alcuni degli incontri con la madre. “Per me Don Michele è oltre il medico… Giada deve essere liberata perché ha Mille-Occhi, i demoni, Satana…”, le dice la mamma.

Arianna si è rivolta alla polizia, presentando un esposto contro Don Michele per allontanarlo dalla sua famiglia. Un ispettore, seguace del sacerdote, avrebbe risposto ad Arianna di stare “tranquilla perché Giada è in mani sicure”. Associandosi al vescovo Angelo Spinillo e alla stessa madre di Angela, in un invito, sostiene Arianna, a ritirare l'esposto. In cambio avrebbe potuto rivedere la sorella (cosa che le sarebbe tuttora impedita).

“Per venire incontro alle legittime domande di tanti e per chiarezza e serenità, in ordine a quanto trasmesso da Le Iene, desidero precisare che non avevo chiesto di ritirare l'esposto presentato alla polizia contro il sacerdote Michele Barone ", sostiene il vescovo in un comunicato stampa. “Non è vero nulla”, i genitori di Giada e Don Michele Barone in un comunicato stampa congiunto smentiscono tutto: violenze, di aver interrotto le cure mediche e di aver suggerito di ritirare l'esposto.

La nostra Iena ha incontrato Don Michele, che ha respinto ogni accusa e ha rifiutato il confronto.

Giada si troverebbe ancora rinchiusa, sotto la tutela e la sorveglianza della famiglia e di Don Michele. Il prete ci ha diffidato dal raccontare questa storia, ma noi, come ha detto sul suo profilo Facebook la Iena Gaetano Pecoraro, abbiamo messo in contatto Arianna con un importante studio legale. Con la speranza che la storia di Giada finisca in tribunale e che Arianna possa riabbracciare sua sorella.

Guarda qui sotto il servizio andato in onda mercoledì 14 febbraio.

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