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"Oggi i colleghi a testimoniare che non lavoro. Ma hanno paura di ritorsioni"

Nuovi sviluppi dell'assurda vicenda di Maria Teresa Arcuri, sanzionata dall'Inps per aver chiesto se la sua dirigente aveva fatto il concorso pubblico

“Oggi sono andata in Procura per chiedere i documenti del concorso. La risposta è stata che loro non hanno nulla”. Susanna, la figlia di Maria Teresa Arcuri, non se l’è fatto dire due volte. Dopo che la dirigente Inps Alessandra Infante aveva dichiarato alla Iena Roberta Rei che il documento che attestava la sua ammissione all'ente per concorso pubblico ce lo avevano “la Guardia di Finanza e la Procura”, Susanna questa mattina è andata a fare un controllo. E indovinate? In Procura non c'era proprio niente. Per non parlare della Guardia di Finanza, che non solo non ha mai visto il concorso in questione, ma ha addirittura ipotizzato per Alessandra Infante una truffa aggravata ai danni dello stato.

 

Tutto inizia otto anni fa, quando Maria Teresa Arcuri, dipendente Inps, chiede di poter vedere il concorso pubblico della nuova dirigente. Non solo il concorso non viene mai tirato fuori, ma Maria Teresa viene sanzionata dall’Inps e emarginata sul lavoro. Ma lei non ci sta, e fa causa. La Corte d’Appello le dà ragione e la Guardia di Finanza scrive nero su bianco che “Infante Alessandra ricoprirebbe l’incarico di direttore dell’Inps mediante artifizi e raggiri, non avendo mai partecipato a concorsi pubblici”. Ma l’Inps ricorre in Cassazione e continua a non esibire il concorso pubblico. Nel frattempo Maria Teresa, demansionata e costretta a passare le sue giornate in un ufficio senza fare nulla, cade in depressione.

Inizia intanto un processo civile per demansionamento e mobbing, al quale proprio questa mattina hanno testimoniato la dirigente Alessandra Infante e alcuni colleghi di Maria Teresa. “Non riesco a trovare colleghi che testimonino che io in ufficio di fatto non faccio niente. Hanno paura di ritorsioni. A lavoro non mi parlano, hanno paura di farsi vedere con me”, dice Maria Teresa, raggiunta dalla nostra redazione telefonicamente dopo la messa in onda del servizio, dice: “Sono 10 anni che questa storia va avanti. Non so se recupererò qualcosa, non credo che riavrò le mie mansioni, e certamente non riavrò indietro la mia la salute”. Così, per aver chiesto di vedere delle carte che per legge sono pubbliche, Maria Teresa perde, di fatto, la gioia e la soddisfazione di avere un lavoro. La prossima udienza è prevista per il 20 settembre. Vi terremo aggiornati.

GUARDA QUI SOTTO IL SERVIZIO DELLA IENA ROBERTA REI

 

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