Abusi sessuali su minore, condannato l'aguzzino di Annamaria denunciato a Le Iene
Dopo sei anni dalle violenze, la ragazza ha trovato il coraggio di denunciarlo. Oggi è stato condannato a 13 anni di reclusione per avere abusato di lei quando aveva 13 anni
Ha abusato di una ragazzina adolescente, e dopo la denuncia tramite Le Iene è stato condannato per violenza sessuale a 13 anni di reclusione. Ha avuto l’epilogo sperato la storia di Annamaria, che dopo sei anni da quegli abusi ha avuto il coraggio di denunciare il suo aguzzino.
Oltre alla condanna nei suoi confronti è stato emesso il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dai minori e non potrà svolgere lavori a stretto contatto con loro. Inoltre, dovrà tenere informate le forze dell’ordine sulla sua residenza e i suoi spostamenti.
“Voglio che tutte le donne nella mia situazione sappiano che non sono sola, basta una denuncia alla Polizia”. Con la determinazione di questa frase, Annamaria ha iniziato il racconto a Marco Maisano.
La sua infanzia è stata segnata da violenze e abusi. Ha dovuto assistere al padre che picchiava la madre e in alcuni casi ha dovuto subire violenze anche lei stessa. Così all’età di 12 anni lascia la Romania per venire in Italia e iniziare una nuova vita. “Senza soldi, siamo rimasti in una casa abbandonata per qualche tempo. Poi sono stata messa in comunità, ma per poter tornare da mia mamma lei doveva avere una casa e un lavoro”. A quel punto la donna chiede aiuto a un amico. L’unica persona che conosceva qui in Italia. Un uomo che per età anagrafica sarebbe potuto essere il nonno di Annamaria. Lui le trova una sistemazione e un’occupazione diventando una figura sempre più familiare. Finché un giorno non le mostra il suo vero volto.
“Si è fermato per strada e ha iniziato a toccarmi le gambe, a leccarmi le braccia e a darmi i morsi in testa”, racconta Annamaria. “Io ero bloccata e non capivo che cosa stesse facendo. Avevo 13 anni”. Mi ha poi accompagnato in comunità, ma presa dalla paura non ho detto nulla. Quella paura la ragazzina ha dovuto provarla tante altre volte. “Con le mie mani era arrivato a masturbarsi. Io mi facevo schifo guardandomi allo specchio” ricorda in lacrime. “All’età di 15 anni, saputo che non ero più vergine, si sentiva più sicuro a voler rapporti da me, e io piangevo in silenzio. Lui non capiva più niente. Diceva che mi stava aiutando e che se riuscivo a tornare a casa era grazie a lui”.
Annamaria ha deciso di riprendere in mano la sua vita, ma per poterlo fare ha voluto prima incontrare il suo aguzzino. “Per sapere per quale motivo l’ha fatto. E soprattutto voglio che non possa più approfittarsene di altre persone”. L’abbiamo aiutata a fissare un appuntamento con lui. E questa volta non l'ha dovuto affrontare da sola, perché al suo fianco c'eravamo noi. “Io ti amavo e ti amo ancora” le dice appena la vede. E poi le chiede di andare a fare l’amore. “Mi ricordo quando lo facevamo, com’era bello”. Così Annamaria lo incalza a ricordare quei momenti. Lui ammette di aver avuto rapporti sessuali con lei. Così li raggiungiamo. “Io non ho fatto nulla di male” dice alla Iena. “Erano loro che mi provocavano, volevano dei soldi da me. Sono rumene, donne che se la fanno con chiunque”. Al termine di questa surreale conversazione, siamo andati a denunciarlo.
A distanza di un anno e mezzo dal nostro servizio, è arrivata la condanna a 13 anni. “Ringrazio Le Iene per aver contributo per il compendio probatorio ed aver aiutato una ragazza vittima di un delitto così vile” commenta l’avvocato di Annamaria, Francesco Bitritto.
Guarda qui sotto il servizio completo di Marco Maisano