Il decreto delle Iene per la scuola di Alicudi
La proposta per i tre bambini felici dell'isola, che hanno diritto ad andare a scuola
Caro governo, cari futuri ministri della Repubblica
La nostra proposta è semplicissima e ha due obiettivi: tutelare il prezioso lavoro dei maestri e garantire ai bambini il diritto ad una qualità dell'istruzione almeno accettabile.
Scegliere di andare ad insegnare in una micro-scuola, che sia montagna o isola, dev’essere visto come una vera e propria missione educativa. Per questo è importante dare più garanzie, che riassumiamo in 5 punti:
PRIMO PUNTO
- Requisiti specifici per chi intenda insegnare nelle scuole delle Piccole isole e dei comuni di montagna (Competenze pluridisciplinari, linguistiche e pisicologiche)
- Criteri speciali per la chiamata diretta per tutti gli insegnanti di ruolo o supplenti che, in possesso di detti requisiti, accettino la destinazione nelle scuole più estreme e si impegnino a restarci per almeno tre anni scolastici;
SECONDO PUNTO
- Precedenza assoluta a chi dichiara la disponibilità ad iscrivere in quel piccolo istituto i propri figli che si trovino nell'età dell'obbligo scolastico;
TERZO PUNTO
- Valutazione doppia del servizio prestato :
- ai fini economici ( progressione della carriera) - ai fini pensionistici (1 anno vale 2) - ai fini della mobilità sul territorio nazionale ( per Legge e non, come avviene oggi attraverso il Contratto Nazionale);
QUARTO PUNTO
Maggiori benefit per gli insegnanti che, lavorando per esempio ad Alicudi, si troverebbero, a conti fatti, ad utilizzare quasi tutto il loro stipendio tra spese di viaggio e di affitto: prevedere quindi la “casa del maestro” e della sua famiglia;
QUINTO PUNTO
Prevedere, almeno una volta al mese, scambi tra i bambini delle piccole isole e gli scolari delle zone vicine (e perché no anche lontane) per favorire lavori di gruppo e la indispensabile socializzazione.
FIRMA Francesca, Sandro, Sabrina, Alessandra, Emilia e tu¬i i bambini delle mi o scu e d’Italia