Bagheria, il sindaco ci ricasca: compra un ecomostro per farci un hotel extra lusso
Vi abbiamo già parlato con Giulio Golia di Patrizio Cinque, eletto con il M5S ma oggi allontanato da Di Maio, per un caso di abusivismo. E ora spunta una nuova grana
Comprare all’asta un ecomostro, uno scheletro di cemento completamente abusivo e in riva al mare. Una mossa incomprensibile, soprattutto se poi l’intenzione è quella di farne una nuova edificazione. Sempre lì, sempre sulla spiaggia. Dove non si può assolutamente costruire. E in un luogo, tra l’altro, catalogato nella Carta della Pericolosità del Piano di bacino come a “elevata pericolosità idrogeologica”. E infine in un territorio, quello della provincia di Palermo, che ancora piange i 9 morti della villetta, sempre abusiva, di Casteldaccia.
Un vero e proprio “salto mortale” triplo, un progetto che un articolo sul Corriere della Sera ha svelato nei suoi dettagli più imbarazzanti. E che riguarda una vecchia conoscenza de Le Iene. Ad acquistare nel 2017 l’ex ristorante “New Orleans”, struttura per ricevimenti e matrimoni adagiata sulla spiaggia del Sarello, a Bagheria, è la società “Nuova Poseidonia srl”.
Una sigla anonima, dietro la quale però si celano nomi importanti, a partire da quello del sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque (sopra, nella foto). Insieme a lui nella compagine sociale c’è anche la deputata Cinque Stelle, Caterina Licatini, che è addirittura componente della Commissione parlamentare Ambiente e territorio.
Succede tutto nel comune di Bagheria, in provincia di Palermo, dove Le Iene erano già state nel 2016 e dove avevano intervistato tra l’altro lo stesso sindaco Patrizio Cinque.
Un territorio “particolare”, con un’altissima percentuale di immobili completamente abusivi. In quello stesso comune che negli anni ’80 era stato il feudo della latitanza del capo di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano (e dove sembra che il boss abbia progettato l’attentato al giudice Paolo Borsellino).
E a Patrizio Cinque, che nel 2014 era diventato sindaco soprattutto grazie a una campagna incentrata sulla lotta all’abusivismo, la Iena Giulio Golia aveva contestato una scoperta incredibile: lui stesso abitava con la sua famiglia in una palazzina abusiva, edificata all’interno di un parco.
Il primo cittadino aveva ribattuto che la casa era stata condonata, salvo poi rifiutarsi di mostrarci i documenti che lo provavano. Ma Le Iene avevano rilanciato, mostrando un documento proveniente dalla Soprintendenza, in cui risultava che la pratica di sanatoria fosse in realtà sospesa dal 2012. Mancavano dei documenti necessari. E dunque nessun condono sarebbe stato possibile.
Dopo che Giulio Golia era tornato dal primo cittadino a chiedere spiegazioni, anche dei numerosi video su Facebook nei quali il sindaco accusava di falsità Le Iene, era arrivata la “capitolazione”. Il primo cittadino aveva infatti mostrato il documento che mancava alla Soprintendenza, protocollato però in tutta fretta il giorno dopo l’arrivo delle nostre telecamere, e si era scusato per aver parlato in modo inesatto di una sanatoria già avvenuta.
Ma le grane non erano finite per la sua Giunta, perché ad essere abusiva era risultata anche la casa di campagna della famiglia del suo assessore all’Urbanistica. Una casa che era partita da un piccolo fienile di 37 metri quadrati e che nel tempo era più che triplicata. Il tutto su un’area a destinazione agricola.
Insomma il primo cittadino era inciampato più volte sulla questione spinosa dell’abusivismo a Bagheria. Ora questo nuovo “passo falso”, l’acquisto dell’ecomostro raccontato dalle pagine del Corriere della Sera.
La base di partenza della prima asta era di 2 milioni di euro, ma dopo che l’asta è andata deserta per ben tre volte, la “Nuova Poseidonia srl” riesce a portarla a casa per un prezzo di 225mila euro. Un ottimo affare! Peccato che ora si voglia creare un nuovo edificio, come una moderna araba fenice, dalle ceneri di un “mostro” completamente abusivo. E neanche case popolari per i più bisognosi, ma un resort deluxe con tutti i comfort.
E non contento, aggiunge ancora l’inchiesta del Corriere, il giorno dopo essersi aggiudicato l’ecomostro il sindaco propone un nuovo regolamento per l’acquisizione degli immobili abusivi: “diritto di abitazione” riconosciuto ai tantissimi abusivi di Bagheria, sino al momento dell’abbattimento. Cioè, in tempi di bilanci comunali assai magri, mai!
Per fortuna ci pensa la Regione Sicilia a dichiarare il regolamento “in netto contrasto con le leggi vigenti”, spingendo il Comune all’annullamento.
Il primo cittadino di Bagheria oggi non è più nel Movimento, perché il leader Luigi Di Maio (dopo avergli testimoniato “stima incondizionata”) ha preso le distanze da lui.
Ma Patrizio Cinque risulta ancora del M5S, anche sullo stesso sito ufficiale del Comune.
Guardate qui sotto il servizio “” di Giulio Golia.