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Condannata la dottoressa dietro quelle morti sospette

Giulio Golia aveva raccontato che l'ex dirigente Asl compilava certificati su salme mai visitate

La dottoressa Simona Del Vecchio è stata condannata a 6 anni e 6 mesi di reclusione con l'accusa di falso, truffa e peculato. L'ex dirigente di medicina legale dell'Asl 1 di Imperia avrebbe compilato ben 46 certificati su salme che non ha mai visitato. L'unica parte civile, la Asl 1 di Imperia, ha richiesto 153 mila euro di risarcimento, di cui 120 mila di danno d'immagine. Ci sono però degli altri casi sospetti riguardo questo medico legale, di cui avevamo già parlato noi de Le Iene.

Avevamo conosciuto Simona Del Vecchio nel servizio di Giulio Golia andato in onda il 9 aprile di un anno fa. Oltre alle cosiddette “autopsie fantasma” la dottoressa, durante la sua carriera, è stata incaricata delle autopsie di due morti illustri, quella del capitano di fregata della marina Natale De Grazia e quella di Mario Ferraro, tenente colonnello del SISMI, il servizio segreto italiano. Entrambi i decessi sono passati alla cronaca come misteriosi.

Il Comandante De Grazia, 39 anni, al momento della morte era a capo di una delicata indagine sulla scomparsa di rifiuti tossici alle coste della Calabria. Era diretto a La Spezia insieme ad altri due componenti del pool investigativo per sentire un testimone dell'indagine quando, dopo aver mangiato in un ristorante in provincia di Salerno, muore in autostrada. A seguito dell'autopsia la dottoressa Del Vecchio aveva dichiarato la “morte improvvisa dell'adulto”, nonostante il Comandante fosse un uomo di 39 anni che si sottoponeva a continui controlli. Rimangono molti dubbi fra amici e familiari, soprattutto perché nel 2013 la Commissione Ecomafie parla di morte tossica, quindi di avvelenamento. Nel comunicato venivano anche messe in dubbio le pratiche “obsolete” della dottoressa Del Vecchio.

Pochi mesi prima della morte di De Grazia, lo stesso medico legale aveva fatto l'autopsia sul corpo di Mario Ferraro, ex colonnello dei servizi segreti italiani. L'uomo era stato trovato morto impiccato su un appendiabiti fissato a solo 1 metro e 20 da terra. Secondo alcune fonti non verificabili Mario Ferraro avrebbe incontrato Ilaria Alpi dopo aver scoperto, anche lui, un traffico illegale di rifiuti tossici, ed entrambi sarebbero stati uccisi per lo stesso motivo.

Le indagini furono archiviate grazie alle autopsie della dottoressa Del Vecchio, e il suo arresto non fa che alimentare dubbi sulle cause dei decessi di Natale De Grazia e Mario Ferraro.

Guarda il servizio di Giulio Golia andato in onda il 9 aprile 2017

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