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Decreto sicurezza, l'appello di Johnny: "Ricordatevi che un giorno voterò anch'io" | VIDEO

Lunedì 26 novembre il governo Conte porrà la fiducia sul Decreto Sicurezza. Ecco l'appello di Johnny, peruviano e attivista del Movimento 5 Stelle, che si batte per un paese che non lo vuole italiano

“Ho partecipato a consigli comunali, ho fatto gazebo, campagne di sensibilizzazione e tutto questo al freddo, sotto la pioggia e la neve”. Johnny Valdivia  è un attivista del Movimento Cinque Stelle, un peruviano di 45 anni che per il suo impegno sociale è stato anche più volte minacciato e ha subito intimidazioni. E nonostante questo, ha continuato a battersi per le più disparate cause di civiltà, in un paese e per un paese che però non lo vuole italiano.

Siamo ormai ai minuti finali della partita sul Decreto Sicurezza, tanto caro al vicepremier Matteo Salvini. Lunedì 26 novembre infatti (salvo cambiamenti dell’ultima ora) il governo Conte porrà la fiducia sul testo, per blindare ogni possibile opposizione.

E' la prova ulteriore che il vicepremier Salvini crede fortemente in questa riforma delle regole su immigrazione e sicurezza, che andrà a modificare anche le attuali norme sulla concessione del diritto di cittadinanza. E a crederci molto meno, perché penalizzati direttamente dai cambiamenti che il decreto comporterebbe, i tanti stranieri già in lista per poter diventare “nuovi italiani”. Come Johnny appunto, che a breve sarebbe stato chiamato per il giuramento.

E come la giovane 17enne Emanuela, la ragazza nata in Italia da genitori nigeriani e di cui avevamo raccolto il video appello che potete vedere qui.

Emanuela si era rivolta a Le Iene chiedendo che il Parlamento bocciasse il Decreto Sicurezza, che di fatto obbligherebbe la sua famiglia a dover aspettare altri due anni prima di diventare italiana a tutti gli effetti (sì perché la riforma porterebbe da 2 anni a 4 anni il tempo di attesa per la valutazione della domanda e il giuramento).

La combattiva Emanuela aveva creato una petizione su Change.org, (che potete trovare cliccando qui) e che dopo l’appello a Le Iene aveva raccolto in una settimana ben 45mila firme in più!

Un appello che in queste ore ha sfondato il nuovo obiettivo delle 80mila firme, e punta adesso a raggiungere il traguardo delle 150mila (e pensare che era partita con un obiettivo di 20mila!).

Il primo appello di Emanuela aveva però generato anche un’ondata di odio e di violenza verbale, con i “leoni da tastiera” che sotto al post del video di Emanuela su Facebook erano arrivati persino a minacciare di uccidere tutti i giornalisti de Le Iene!

Ma Emanuela non si era scoraggiata, e aveva rilanciato con un secondo video in cui chiedeva di incontrare direttamente Matteo Salvini, per provare a fargli capire “quello che stava generando questa sua propaganda”.

E giù nuove critiche, com’era inevitabile, ma anche altre migliaia di firme alla sua petizione. E adesso, a poche ore dalla probabile approvazione definitiva del Decreto, ci arriva questo nuovo appello.

Johnny, nonostante la sua militanza del M5S, non la manda certo a dire, e si appella direttamente al suo leader Di Maio e all’altro vicepremier Matteo Salvini: “ritirate questo decreto, perché penalizza cittadini che un domani saranno anche elettori”. Come a dire: “se oggi ci punite, domani noi puniremo voi”. Salvini e Di Maio sono avvisati!

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