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Don Barone, i nuovi casi: una ragazza e un disabile picchiati durante gli esorcismi

Si allunga, tra maltrattamenti e abusi sessuali, la storia dell'orrore scoperta dalle Iene

“Belzebù? Devi uscire da questo corpo”. Dopo il grido di don Michele Barone, parte un esorcismo che avrebbe sfigurato il volto di una ragazza di 14 anni, consegnatagli dai genitori solo perché si dichiarava “atea”. Ora avrebbe lesioni permanenti all'orecchio. Già, perché proprio dall'orecchio doveva uscire il diavolo, secondo il sacerdote.

Questa è solo l'ultima novità, assieme a un video choc con percosse a un disabile, di una storia dell'orrore, tra maltrattamenti e anche violenze sessuali, che sembra non avere mai fine e che abbiamo denunciato noi delle Iene portando prima alla sospensione da parte del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo (anche lui nella bufera perché avrebbe saputo e non avrebbe fatto abbastanza), e poi all'arresto del sacerdote.

Don Barone durante l'esorcismo sarebbe salito con le scarpe sulla testa della ragazza e l'avrebbe costretta a bere acqua in cui aveva sputato, perché considerava la sua saliva benedetta. Per questo sono scattate nuove ordinanze di custodia cautelare per lui e il vicequestore Luigi Schettino, adepto e “fiancheggiatore” (già ai domiciliari per aver insabbiato il primo caso che abbiamo scoperto) e una anche per i genitori della minorenne.

Il numero delle vittime intanto aumenta: sarebbero coinvolte anche due ragazze quindicenni. In un video, trovato sul pc in uso a don Barone, si vedrebbero altre immagini choccanti. A un uomo su una sedia a rotelle e non pienamente in sé, verrebbe rovesciata la testa indietro dal sacerdote per fargli ingoiare un'ostia e dell'acqua. L'uomo vomita schiuma: incuranti, i presenti lo terrebbero fermo, stendendolo a terra mentre Michele Barone gli schiaccia la testa con le scarpe. Non è un caso se il gip per questi riti ha usato la definizione di “torture medievali”.

Tutto era partito dal coraggio di Arianna, che aveva raccontato alla nostra Iena Gaetano Pecoraro della sorellina Giada,13 anni, affetta da una patologia psichica facilmente curabile se seguita da medici e affidata dai genitori a un esorcista famoso, spesso ospite anche in tv , don Barone appunto. Arianna lotta contro questa decisione, e documenta quanto può di quello che avviene, come potete vedere nel primo servizio che abbiamo dedicato al caso il 14 febbraio: gli esorcismi violenti, i pellegrinaggi in cui Giada ha un braccio legato e il sacerdote la tiene per il collo, l'espulsione stessa di Arianna dalla famiglia, l'eliminazione dei farmaci per la sorella e la dieta a latte e biscotti consigliata “direttamente da un santo". Il servizio ha portato all'arresto di don Barone.

Continuando a indagare, abbiamo scoperto, come potete vedere nel secondo servizio del 25 febbraio, l'esistenza di una vera setta di un centinaio di persone attorno al sacerdote e, soprattutto, altri presunti maltrattamenti (tipo: pugni in bocca a una bambina, con fronte sbattuta poi in terra e piedi a schiacciare la testa) e gli abusi sessuali del prete. Palpeggiamenti e non solo, come ci ha raccontato una vittima: rapporti orali e un tentato rapporto anale in sacrestia. Diana (il nome è di fantasia) ha raccontato a Gaetano Pecoraro che per due anni ha dovuto dormire con lui. I genitori si sono opposti però a fargli incontrare Diana per paura di Don Michele. Già, perché il sacerdote, cugino del braccio destro del boss dei Casalesi Michele Zagaria, userebbe “minacce e metodi camorristici”. C'è poi il capitolo dei pellegrinaggi, soprattutto a Medjugorje, fonte di incassi ingenti per i soldi pagati dai fedeli.

Dopo che è stata allontanata dai genitori (a cui sono stati revocati i domiciliari ma che non possono comunque avvicinarsi a lei), Giada ora sta meglio e ha ricominciato a bere e a manfiare. Nel terzo servizio del 28 febbraio, Gaetano Pecoraro ha accompagnato Arianna a trovare Giada. E lì è ripartito, con le comprensibili difficoltà perché la ragazza non ricorda ancora molte cose a causa dei traumi subiti, il rapporto tra le sorelle che erano state separate.

Guarda qui sotto tutti i servizi e gli articoli che abbiamo dedicaato al caso.

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