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Dopo “don Euro”, pronto un dossier che accusa 48 sacerdoti

L'escort che ci ha informato dei vizietti di “don Euro” accusa altri sacerdoti

Dopo il servizio della nostra Iena Nina Palmieri, andato in onda nella puntata di domenica, don Luca Morini, alias “don Euro”, è stato temporaneamente sospeso dalla sua diocesi. In attesa di sapere le decisioni del tribunale di Massa, la storia di “don Euro” ha scatenato una bufera su altri 48 sacerdoti con gli stessi vizietti. Partendo dal nostro servizio, “Il Fatto Quotidiano” parla oggi di un dossier che verrà consegnato in giornata alla Curia di Napoli su circa 50 preti del centro-sud Italia che utilizzano chat segrete per sesso a pagamento. L'informatore è sempre l'escort napoletano Francesco, lo stesso che ha raccontato a noi delle Iene per la prima volta di don Luca Morini e che ora ha deciso di denunciare l'ipocrisia di tantissimi altri sacerdoti, che la domenica dicevano messa e la sera lo pagavano per avere rapporti sessuali.

La maggior parte fra preti e seminaristi ha usato app come Telegram, WhatsApp e soprattutto Grindr, il social network per gli incontri gay. L'obiettivo era trovare partner disponibili con cui frequentare locali per omosessuali o fare sesso a pagamento, spesso e volentieri anche in canonica. Negli oltre 1000 screenshot presi dall'escort Francesco si nota come alcuni sacerdoti, proprio come il nostro “don Euro”, si fingessero diplomatici facoltosi così da poter promettere ai ragazzi incontrati anche contratti di lavoro come autisti privati. Il risultato di questo dossier è l'immagine incoerente di una Chiesa che predica pudicizia ma che non fa nulla per limitare i suoi ministri.

Guarda qui sotto il servizio della Iena Nina

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