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Dopo la morte del cane Angelo altri due terribili episodi di crudeltà sugli animali

I responsabili delle torture e dell'uccisione del cane Angelo sono stati condannati. Ma i maltrattamenti continuano

Nella giornata di ieri sono avvenuti due casi, particolarmente violenti, di crudeltà sugli animali. Il primo ad Acilia, nei pressi di Roma, dove un cane meticcio di 10 anni è stato bruciato vivo in un parco. L'altro orribile atto di crudeltà è stato commesso a Campobello di Mazara, nel Trapanese, dove il cane randagio Spinone è stato picchiato, torturato e infine impiccato a un albero.

Nella puntata del 31 maggio scorso la nostra Iena Nina Palmieri era andata a Sangineto, in Calabria, per chiedere spiegazione ai ragazzi che avevano ucciso il cane Angelo. L'uccisione era stata filmata dagli stessi ragazzi e il video della tortura era girato in rete, scatenando rabbia e incredulità. Nei giorni successivi alla divulgazione del filmato, a Sangineto si erano tenute manifestazioni con migliaia di persone per chiedere giustizia per il cane Angelo.

“Ho condannato il gesto. Il comune si costituirà parte civile. La nostra comunità è fatta da gente onesta”, queste le parole del sindaco del paese in provincia di Cosenza. Nonostante il primo cittadino avesse condannato l'accaduto, gli abitanti del paese, però, hanno reagito cercando di minimizzare l'accaduto e chiudendosi. Una volta arrivata nel paese per cercare di fare chiarezza sull'accaduto, Nina era stata accolta in maniera ostile dagli abitanti del luogo, intenti a proteggere e giustificare i ragazzi autori dell'uccisione di Angelo. “Hanno fatto una cosa giusto per ridere”, aveva detto un abitante alle nostre telecamere.

Il processo contro i ragazzi si è chiuso il 26 maggio scorso e la sentenza del Tribunale di Paola ha comminato loro il massimo della pena: un anno e quattro mesi di reclusione ciascuno con la sospensione, subordinata a sei mesi di volontariato in un canile municipale e un risarcimento di duemila euro a ciascuna delle venti associazioni parte civile nel processo. La sentenza è storica e potrebbe essere un punto di svolta nella per i diritti degli animali e per l'inasprimento delle pene per il loro maltrattamento.

La speranza è che vengano ora trovati e processati anche coloro che hanno commesso gli ultimi terribili atti di Acilia e Campobello di Mazara contro delle creature indifese.

GUARDA IL SERVIZIO DI NINA PALMIERI SUL CANE ANGELO

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