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Elezioni irregolari a Siracusa? Chiesto il processo per 15 persone

La richiesta di rinvio a giudizio per il caso “Firmopoli”, di cui abbiamo parlato anche noi de Le Iene. Ovvero delle presunte firme false che avrebbero permesso ad alcune liste civiche di presentarsi al voto a Siracusa nel 2013

Firmopoli a Siracusa: dopo le polemiche e anche i servizi de Le Iene, arriva la richiesta di rinvio al giudizio per 15 persone coinvolte nell’inchiesta per le firme false presentate da alcune liste civiche alle elezioni amministrative del 2013.

Ci siamo occupati di questo caso con Dino Giarrusso nel 2016 quando Giuseppe Patti, allora candidato capolista di “Rinnoviamo Siracusa adesso”, ci aveva contattato per segnalare presunte irregolarità nelle firme depositate all’ufficio elettorale.

I dubbi di Patti partono da una considerazione molto semplice: “Come è possibile che abbiano raccolto delle firme il sette, l’otto e il nove maggio, con me come capolista, se io ho accettato solo il dieci?”. Quando l’ex candidato ha fatto richiesta ufficiale di visionare le firme ha fatto una brutta scoperta: “I fogli era come se fossero stati appena stampati”. In pratica: non sembravano firme originali.

Per capire meglio eravamo andati da Loredana Spuria, all’epoca consigliera comunale candidata ed eletta proprio in quella lista con le firme dubbie. Alla domanda cosa pensa di questa vicenda, la consigliera era stata quanto meno vaga: “Io non penso, non mi interessa pensare”.

La nostra Iena aveva incontrato anche l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo (Pd). Durante l’intervista aveva concordato che se le irregolarità fossero state accertate le liste sotto accusa  avrebbero acquistato sarebbero state da Guinness dei primati. Per ora Garozzo è finito solo nella lista degli indagati.

Guarda qui sotto il servizio completo “Il pasticciaccio firme false”.

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