Cyberbullismo e revenge porn. 13 e 14 anni: online foto e video hard di coetanee
Due casi in contemporanea in Italia, vittime due ragazze minorenni. Vi riproponiamo il servizio sulla "vendetta porno" degli ex e in genere sulla pubblicazione online, all'insaputa delle donne, di loro foto intime. La storia delle vite distrutte di Giada ed Elisa, come si diffondono queste immagini sul web e come ci si può difendere
Due casi in contemporanea in Italia di due ragazzi, rispettivamente di 13 e 14 anni, che mettono online foto e video intimi di coetanee senza il loro consenso, fanno riflettere. Noi, per tutelare completamente la privacy delle vittime, abbiamo deciso di non citare nemmeno le città dove sono avvenuti i due episodi, che però è importante raccontare.
Il primo riguarda le foto di una ragazza di 13 anni a seno nudo diffuse su WhatsApp da un coetaneo della giovane, facendo il giro degli studenti. Un atto di cyberbullismo che è costato ai genitori del ragazzo, vista la sua giovane età, una denuncia da parte della Polizia postale. Il 13enne avrebbe improvvisamente tirato su la maglietta alla ragazza, ignorando le proteste di lei e scattandole una foto con lo smartphone.
In questo caso, quindi, le immagini della ragazza sarebbero state anche prese e non solo diffuse “a tradimento”. Un altro ragazzo di 14 anni ha condiviso invece su una chat di Whatsapp con gli amici immagini e filmati della fidanzata coetanea in atteggiamenti sessualmente espliciti. Il video è diventato virale arrivando tra l'altro fino alla chat della scuola.
Il ragazzo è stato denunciato assieme ad altri 8 minorenni. Le indagini sono partite a febbraio dopo la denuncia della madre della ragazza.
Preoccupa che il fenomeno riguardi sempre più ragazze minorenni come vittime. Preoccupa in generale il fenomeno che può distruggere la vita.
In molti altri casi a essere diffuse in rete sono foto e video girati, come quest'ultimo, in maniera consenziente dalle ragazze e dalle donne in momenti di fiducia e intimità con il fidanzato, che in quel momento non possono immaginare che si potrebbe trasformare, da ex, nel loro peggior nemico. Un fenomeno questo che si chiama “revenge porn”, "vendetta porno", di cui vi abbiamo parlato in un servizio di Veronica Ruggeri, raccontando le storie di Elisa e Giada (i nomi sono di fantasia).
“Immagina di essere fuori con gli amici e ti arriva un messaggino da Facebook sul cellulare con scritto ‘cagna’. Due secondi dopo un altro messaggio: ‘troia’ e il messaggio dopo è una tua foto nuda”. Giada da quel momento è stata vittima del “revenge porn”.
“Mi sono accorta che la cosa non andava più e lui ha iniziato a ricattarmi", racconta Elisa. "Mi diceva che aveva foto e video di me nuda e che se non ci vedevamo li avrebbe mandati a mio padre e mia madre o caricati su Internet”.
Le foto della ragazza finiscono online e per lei inizia un incubo. “Non avevo più voglia di vivere, è una cosa terribile, troppo grande. Appena ho visto le immagini sono andata a farmi coprire un tatuaggio dal quale ero riconoscibile e mi sono messa le extension”.
“Non sono uscita da sola per molto tempo”, racconta Giada. “In quelle immagini si vedeva la mia faccia e tutto il resto. Sono finita online con nome e cognome e adesso ho paura anche a fare un colloquio di lavoro”.
Guarda qui sotto il servizio di Veronica Ruggeri sul “revenge porn”, in cui si spiega anche come si diffondono queste foto e video online e come ci si può difendere.