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Gioia Tauro: le proteste per il migrante ucciso Soumayla e il servizio de Le Iene

Il sindacalista dei migranti ucciso con uno sparo. Giulio Golia aveva documentato le condizioni in cui i lavoratori immigrati della piana sono costretti a vivere

È stato ucciso da una fucilata il migrante del Mali, che a San Calogero (Calabria) stava prendendo da una fabbrica dismessa alcune lamiere e del rame da utilizzare probabilmente nella tendopoli di San Ferdinando. Sacko Soumayla, 29 anni, si trovava assieme a due amici, quando un uomo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe visto i tre e avrebbe sparato per punirli, colpendo Soumayla alla testa. Tra le ipotesi c’è quella che vede coinvolta la criminalità organizzata: l’uomo avrebbe sparato giudicando quella di Soumayla “un’invasione di campo”.

In Italia con regolare permesso di soggiorno, Soumayla era attivista dell’Unione sindacale di base. Difendeva quindi i braccianti che lavorano nella Piana di Gioia Tauro, vicino Rosarno (Calabria) dove il nostro Giulio Golia è andato nel 2016 per parlare con i lavoratori sei anni dopo la rivolta che portò agli scontri tra i migranti e gli abitanti del posto. La risposta del governo è stata la costruzione di una tendopoli in una zona industriale poco fuori Rosarno. La situazione però non è  migliorata, anzi. I lavoratori immigrati hanno raccontato le condizioni durissime di lavoro nella raccolta di agrumi e ortaggi. 

Sfoglia la gallery qui sotto per le foto del servizio 

Giulio Golia racconta Rosarno: le foto

 
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“Non parlerei di ipotesi xenofoba o razzista”, ha detto il maggiore dei carabinieri sulla morte di Soumayla. Di parere contrario i rappresentati della Flai e Cgil calabrese, che parlano di “inesistente integrazione”. Intanto, si cerca di individuare chi abbia sparato. Oggi i braccianti scioperano, in un corteo per le vie di San Ferdinando, manifestando la rabbia per la morte di Soumayla e denunciando le condizioni in cui sono costretti a vivere.

Giulio Golia aveva documentato proprio queste condizioni, nel servizio che vedete qui sotto.

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