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News | di Alessandro Barcella |

L'incubo di vivere 15 anni con una gru sulla testa | VIDEO

Nel Reatino, una gru sequestrata incombe da anni sulle teste dei residenti. E perde pezzi di cemento

Voi vivreste per 15 anni con un pericolo che incombe sopra la vostra testa? Intendiamo letteralmente sopra la vostra testa, a meno di 60 metri d’altezza. Probabilmente no. Non lo vorrebbero fare neanche gli abitanti di Poggio Mirteto, comune di 6000 abitanti in provincia di Rieti.

Ci troviamo in via Giuseppe Felici, in una zona residenziale che dal centro cittadino risale verso via San Valentino.

Il pericolo che incombe, migliaia di chili di peso, è una gru edile, sequestrata da anni all’interno di un cantiere anch’esso sequestrato. Pare che l’intero cantiere sia all’asta per una cifra che sfiora i 2 milioni di euro, ma sono passati quasi 15 anni ed è ancora lì. Sotto, incessante e quasi rassegnata, scorre la vita degli abitanti del paese. Villette con giardino e caseggiati popolari, macchine e pedoni che passano a tutte le ore. E con tutte le condizioni atmosferiche.

Sì perché questa gru, che di per sé potrebbe già rappresentare un pericolo teorico, lo diventa anche in pratica: in presenza di determinate condizioni.

In caso di maltempo innanzitutto, come quello che sta colpendo l’intero Paese in queste ore. “La gru è stata vista oscillare pericolosamente, battuta da fortissime raffiche di vento”, spiega allarmato un residente che tutti i giorni deve fare i conti con quel “mostro” che incombe silenzioso sulla sua testa.

E questa gru, in 15 anni di vita, ne ha viste tante di situazioni a rischio. A partire dal terribile terremoto che nel 2016 ha ucciso oltre 300 persone tra Amatrice ed Accumuli. A meno di 100 chilometri da Poggio Mirteto. E da quella gru.

In passato i cittadini avevano raccolto le firme affinché la gru fosse smontata e messa in sicurezza, ma sono trascorsi anni e lei sta ancora lì. L’area è infatti privata e, come spesso accade in Italia, si pone il grande problema di sempre: a chi tocca pagare?

Ora questo nuovo video che ci ha mandato un residente che vuole restare anonimo segnala il rischio che parte dei blocchi di cemento tenuti in aria dalla gru (come sarebbe già in parte successo) si stacchino e cadano sulle case e sulle persone.  Vogliamo attendere la tragedia, perché qualcuno si muova? Non ci resta che aspettare la risposta delle istituzioni, affinché possano concretamente sbrogliare questa “impasse” tra pubblico e privato. E levare, letteralmente, dalla testa dei cittadini di Poggio Mirteto, questo incubo.  

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