Io, marocchino querelato da Salvini
Soufiane Malouni ha paragonato il segretario della Lega a Hitler. E ora rischia grosso
“Ho solo confrontato due ideologie”, “Non ho mai mai detto che Salvini è uguale a Hitler”. Il blogger marocchino Soufiane Malouni, che abbiamo intervistato via Skype, attenua un po’ i toni ma resta fermo nelle sue idee.
Matteo Salvini l’ha querelato per il post su Facebook, che vedete qui sotto, in cui paragonava le politiche del dittatore nazista a quelle del segretario della Lega. Lui, dice, l’ha fatto per combattere le politiche contro le minoranze etniche, perché non succeda “nemmeno lo 0, 001% di quello che è successo con Hitler”.
Il paragone nel post c’è, eccome. Fatto sta che Soufiane, 28 anni, operaio “nullatenente” a Firenze, si trova, aiutato dall’avvocato Mattia Alfano, contro “un gigante” come Salvini.
La storia processuale nasce con il suo post del 2015. Attraverso vari passaggi, partiti da Trento, ora si è arrivati all’avviso di conclusione delle indagini da parte della procura di Spoleto. Archiviazione o processo?
Soufiane punta, come controreplica, sulle 140 pagine di commenti, che ha raccolto sulla pagina Facebook del leader leghista, inneggianti a Hitler, a Mussolini e al ritorno di forni e camere a gas.
Noi ci siamo rivolti a Salvini per capirne di più. Clicca qui per leggere e ascoltare l'intervista al segretario leghista: "Hiltler Mai! Ma se il blogger si scusa..." .
Magari una pace tra i due è possibile (visto che entrambi con noi sembrano dispèosti a correggere il tiro)?