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Si appropria dell'eredità milionaria del cliente (in carcere per omicidio e infermo di mente): avvocato condannato

Otto mesi con la condizionale a Firenze per l’avvocato Stefano Bertini. Il suo cliente, il badante cingalese Kumara (nella foto), nel 2010 aveva ucciso con una scimitarra due connazionali che lo prendevano in giro dicendo che aveva ottenuto l’eredità perché gay. Di tutta la storia vi abbiamo parlato con Pablo Trincia 

Si sarebbe intascato una buona parte dell’eredità milionaria che aveva ricevuto il suo cliente, in carcere per duplice omicidio e con gravi problemi mentali. Per questo è stato condannato a Firenze, per il reato di appropriazione indebita, l’avvocato Stefano Bertini. La pena di 8 mesi, arrivata con il rito abbreviato, è sospesa con la condizionale. L’avvocato, assolto invece dall’imputazione di furto aggravato in concorso con una funzionaria di banca che è stata assolta, dovrà versare però entro sei mesi una provvisionale di 345 mila euro alla parte civile, ovvero il suo ex cliente Hetti Kumara (nella foto sopra).

Una storia complessa questa, di cui ci siamo occupati anche noi delle Iene nel dicembre 2017 con un servizio di Pablo Trincia. Il badante cingalese Hetti Kumara, nel novembre 2009 aveva ricevuto in eredità, in titoli e in contanti, oltre 2 milioni e 300 mila euro dal gioielliere Renato Zupo, di cui si occupava e che l’aveva nominato suo erede universale.

Il 5 aprile 2010 l’ex badante, che già "sentiva le voci nella sua testa" aveva ucciso, con una scimitarra che si era costruito artigianalmente, due connazionali dello Sri Lanka che lo prendevano in giro dicendo che aveva ottenuto l’eredità grazie a una relazione omosessuale con l’anziano gioielliere.

Hetti Kumara, che oggi ha 43 anni, soffre di schizofrenia e paranoia ed è stato dichiarato “totalmente infermo di mente”. Tra il 2010 e il 2015 il suo avvocato, secondo l'accusa, sarebbe riuscito a vuotare ciò che restava del suo conto.

Qui sotto potete vedere il servizio di Pablo Trincia e più in basso la sentenza emessa ieri, 10 luglio, a Firenze.


 

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