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L'Italia e quella paura per le donazioni di organi

La morte di una bambina che aspettava un cuore in America riapre il dibattito anche da noi. Guardate il nostro servizio

È morta a due anni Adalynn, a Nashville, in Tennessee, mentre aspettava un trapianto di cuore per un difetto congenito. Ma, per alcune complicazioni, non ha fatto in tempo a operarsi. La famiglia Rogers ha pubblicato su Facebook le toccanti immagini degli ultimi abbracci della piccola, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità e l'importanza della donazione di organi.

La stessa motivazione aveva spinto la nostra Alice Martinelli a realizzare un servizio sulla donazione di organi in Italia, andato in onda qualche mese fa. La Iena aveva “spiato” le reazioni delle persone che, recatesi al Comune di Milano per fare la carta d'identità, si sentono chiedere se al decesso acconsentono alla donazione di organi. Le espressioni delle persone sono significative e sembrano indicare che poche persone hanno già deciso o disposto se vorranno donare o meno. Molti si bloccano, non sanno cosa rispondere, alcuni sembrano addirittura entrare in panico. Solo pochi, nelle nostre riprese, acconsentono serenamente.

In altri paesi, come Francia e Spagna, funziona diversamente. Sono infatti tutti potenziali donatori. Chi non vuole esserlo, deve dichiararlo. Al contrario, in Italia, la legge del silenzio assenso non è ancora passata, ma potrebbe dare un grande aiuto alla donazione e alle persone che aspettano per sopravvivere.

Guarda qui sotto il servizio di Alice Martinelli

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