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News | di di Alessandro Barcella |

"Mi voglio uccidere": giovane mamma scrive a Le Iene. Salvata in extremis dai carabinieri

Il nucleo radiomobile di Firenze, intervenuto meno di un'ora dopo la nostra segnalazione, salva la donna, che era già sul balcone di casa.

“Salve, sono una madre di 4 bellissimi bambini. ho bisogno di vostro contatto urgente, voglio morire non no più voglia di vivere sono stanca”.

Mercoledì 31 ottobre, alle ore 12.23, arriva alla nostra email dedicata alle segnalazioni questo messaggio. La donna allega anche due fotografie: una neonata che dorme beatamente nella sua culla e due ragazzini, intenti a mangiare della cioccolata. Uno di loro, il più grande, fa il segno della vittoria con la mano.

Non sappiamo se si tratti di una disperata richiesta di aiuto o del gesto di una mitomane, ma non c’è comunque tempo da perdere. Decidiamo di girare immediatamente la segnalazione alla polizia postale, come facciamo ogniqualvolta arrivino messaggi di un certo tenore.

Ma non si tratta affatto di una mitomane. Lo verificano i carabinieri del nucleo radiomobile di Firenze che, meno di un’ora dopo la nostra segnalazione, partono a tutta velocità alla volta dell’abitazione della donna.

Le due pattuglie, composte in totale da 4 uomini, arrivano al portone del palazzo, in zona Rifredi. La donna non risponde al citofono: i militari si fanno aprire da una vicina, e si precipitano immediatamente davanti alla porta di casa. Suonano ma niente da fare: la donna non apre.  

A questo punto non resta che forzare l’ingresso, e quando entrano in casa i carabinieri si trovano davanti a una scena drammatica. La donna è sola, sul balcone, lo sguardo perso nel vuoto, la mano già aggrappata al davanzale. I militari si lanciano verso la giovane mamma, che decide immediatamente di rinunciare al suo gesto estremo. La donna, una giovane tunisina mamma di 4 figli, che aveva già avuto in passato manifestazioni depressive ed era seguita dai servizi sociali, viene così affidata alle cure del personale del 118. Provvidenziale è stato, dunque, l’intervento immediato degli uomini delle forze dell’ordine. Gli unici a cui rivolgersi, lo ricordiamo, per segnalare eventuali propositi autolesivi.

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