Mafia: 10 arresti nel clan Assinnata. L'inchino al boss nel 2015
La procura di Catania colpisce il clan Assinnata, affiliato alla famiglia Santapaola. Con Giulio Golia eravamo andati a palare con il figlio del boss, Domenico Assinnata, colpito ora dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dopo l’inchino durante la festa della patrona di Paternò nel 2015
La procura di Catania colpisce il clan Assinnata, affiliato alla famiglia Santapaola. Dieci le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tra queste c’è anche Domenico Assinnata, il figlio del boss Salvatore, che noi de Le Iene abbiamo incontrato con Giulio Golia in un servizio del dicembre 2015, quando, in occasione dei festeggiamenti per Santa Barbara, patrona di Paternò, i portatori dei cerei si sono fermati sotto casa del boss omaggiando il nipote Domenico con un “inchino” sulle note della musica de Il Padrino.
L’operazione “Assalto”, come è stata ribattezzata, ha definito, secondo la procura di Catania, “la posizione di predominio della famiglia Assinnata nell’ambito della criminalità organizzata locale, evidenziata dal segno di riverenza attribuito nel corso dei festeggiamenti patronali del 02 dicembre 2015, col classico dondolamento e ‘inchino’ dei portatori dei cerei dinanzi all’abitazione dello storico boss Salvatore Assinnata, padre di Domenico”.
Le persone colpite dall’ordinanza sono ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, nonché di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, tentato omicidio ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini hanno portato a galla le estorsioni ai danni di imprenditori dell’area di riferimento e le dinamiche dell’organizzazione delle piazze di spaccio, dai canali alle procedure di approvvigionamento e cessione di eroina, marijuana e hashish.
Con Giulio Golia, pochi giorni dopo l’episodio dell’”inchino al boss”, siamo andati a Paternò, a parlare con Domenico Assinnata. “Io mi scuso con Santa Barbara e con tutto il paese di Paternò. Noi non siamo quello che dicono loro”, ci ha detto il figlio del boss. “Se siamo mafiosi o non siamo mafiosi lo sappiamo noi”.
Guarda qui sotto il servizio di Giulio Golia sull’inchino al boss.