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Bagnanti malati per il mare inquinato: l'inchiesta e il servizio de Le Iene

Per la rottura delle fogne, a Pescara, le feci erano finite in acqua. Abbiamo indagato con Andrea Agresti, ora arriva anche la magistratura

Tre anni dopo arrivano 14 indagati e sequestri a Pescara per le feci delle fogne finite in mare che provocarono gastroenteriti e infiammazioni alla pelle e agli organi interni dei bagnanti, tra cui molti bambini, di cui abbiamo parlato anche noi de Le Iene con Andrea Agresti. I sequestri riguardano gli scolmatori di piena delle fogne, l’impianto di depurazione e lo scarico del mattatoio comunale.

I fatti risalgono all’estate del 2015 nell’area dove il fiume Pescara, inquinato da numerosi scarichi non a norma (soprattutto liquami di fogna), sfocia in mare. L’emergenza nel frattempo è stata risolta.

“Se vi dicessero che avete fatto il bagno nella merda?”, riassume nel nostro servizio in maniera parecchio efficace Angrea Agresti, sorgendo dalle acque di Pescara, con tanto di divisa da Iena, maschera e boccaglio. Già perché in pratica è successo proprio questo: “Si è rotta la fognatura e le feci, per l’equivalente di quante ne potrebbero contenere 30 piscine olimpioniche, sono andate a finire direttamente nel fiume e dopo un chilometro in mare”, racconta Augusto De Sanctis, del Forum Movimenti Acqua Abruzzo.

I cittadini non sono stati avvertiti. La nostra Iena è andato a intervistare chi si è ammalato e ovviamente le persone che avrebbero dovuto occuparsi dell’emergenza, sindaco compreso.

Guarda qui sotto il servizio “Tutti al mare… e poi in ospedale”.


 

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