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Allarme foci e porti: metà delle acque dei nostri mari è inquinata

Bilancio critico della Goletta Verde di Legambiente: dati peggiorati dell’8% rispetto al 2017. Colpa di problemi a fogne e depurazione. Come nel caso di Pescara, che vi abbiamo appena raccontato

Metà delle acque dei nostri mari, vicino a foci e porti a rischio, è inquinata. È negativo il bilancio della Goletta Verde di Legambiente, rientrata in Friuli Venezia Giulia da un viaggio iniziato il 22 giugno in Liguria. Il 48% dei 261 punti esaminati in aree a rischio, come appunto foci e porti, nelle 15 regioni costiere, è risultato fuori dai limiti di legge (l’8% in più del 2017): il 39% "fortemente inquinato" e il 9% "inquinato". La colpa è da attribuire alla cattiva depurazione delle acque che finiscono in mare (clicca qui per la mappa nel dettaglio di Goletta Verde).

Le foci di fiumi, canali, corsi d'acqua e scarichi sospetti rappresentano il 57% dei punti esaminati da Goletta Verde e sono i punti più critici: su 149 foci controllate, 106 (il 71%) sono o "fortemente inquinate" (il 61%) o "inquinate" (il 10%). I parametri indagati sono microbiologici, ovvero si cercano tracce di Enterococchi intestinali e Escherichia coli, collegabili soprattutto alle fogneSu 78 spiagge monitorate inoltre sono stati trovati in media 620 rifiuti ogni 100 metri.

"La grande opera pubblica di cui non si parla mai nel nostro Paese è il completamento della rete fognaria e di depurazione delle acque reflue”, sostiene il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti. “La mala depurazione è un'emergenza ambientale che va affrontata con urgenza, visto che siamo anche stati condannati a pagare all'Unione europea una multa da 25 milioni di euro, più 30 milioni ogni sei mesi finché non ci metteremo in regola".

A fine luglio ci siamo occupati proprio di questo tema per un caso riguardante Pescara. Tre anni dopo sono arrivati infatti 14 indagati e sequestri nelle città abruzzese per il caso delle feci delle fogne finite in mare che provocarono gastroenteriti e infiammazioni alla pelle e agli organi interni dei bagnanti, tra cui molti bambini, di cui abbiamo parlato anche noi de Le Iene con Andrea Agresti.

“Se vi dicessero che avete fatto il bagno nella merda?”, riassume nel nostro servizio in maniera parecchio efficace Angrea Agresti, sorgendo dalle acque di Pescara con divisa da Iena, maschera e boccaglio. Già perché in pratica è successo proprio questo: “Si è rotta la fognatura e le feci, per l’equivalente di quante ne potrebbero contenere 30 piscine olimpioniche, sono andate a finire direttamente nel fiume e dopo un chilometro in mare”, racconta Augusto De Sanctis, del Forum Movimenti Acqua Abruzzo. I cittadini non sono stati avvertiti e la nostra Iena è andato a intervistare chi si è ammalato e ovviamente le persone che avrebbero dovuto occuparsi dell’emergenza, sindaco compreso.

Guarda qui sotto il servizio “Tutti al mare… e poi in ospedale”, sperando di non ritrovarsi mai più in situazioni del genere e sperando anche, come auspicano Goletta Verde e l’Europa, in fogne e depuratori migliori.
 



 

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