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Truffa degli infissi: dopo Le Iene arrivano i Carabinieri

Il geometra Mingoia proponeva serramenti a prezzi vantaggiosi, ma incassati anticipi fino all’80%, spariva. Ora arrivano i sequestri dell’Arma

 

Aveva truffato almeno 14 persone, molte delle quali si erano rivolte a Le Iene e al nostro  Michele Cordaro.

Ora per Gianni Mingoia, il geometra che incassava gli anticipi di lavori artigianali e poi spariva, è arrivato il momento di restituire il maltolto.

All’alba di mercoledì i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno notificato al 46enne di Grugliasco (To) un provvedimento di sequestro della ditta e di alcune carte bancarie, emesso dal Tribunale di Torino.

L’uomo, titolare della GEO INFISSI GROUP, aveva raccolto dal 2016 ben 14 denunce, querele per truffa da parte di persone che si erano rivolte a lui per lavori in casa.

Persone che lamentavano di avergli commissionato l’installazione o la sostituzione di infissi, porte e finestre (e che avevano versato tramite bonifico acconti pari all’80%), senza però ricevere mai alcun servizio.

E le scuse erano davvero fantasiose: da un ritardo su lavori presso un'altra cliente a incidenti con il furgone della ditta, da infissi ordinati da un fornitore ma di un colore diverso rispetto a quelli richiesti, fino a problemi di coliche renali.

Una barzelletta insomma, ma chi aveva sottoscritto il contratto con lui e versato i cospicui acconti non rideva affatto.

E quando i truffati, una volta compreso l’inganno, avevano tentato di rintracciarlo per chiedere spiegazioni, avevano trovato all’indirizzo del suo negozio un bel cartello con scritto “affittasi”. E di Mingoia, naturalmente, nessuna traccia.

Un’attività truffaldina molto redditizia, se nell’arco di due anni (come hanno spiegato gli inquirenti) Mingoia era riuscito ad incassare oltre 41mila euro (ma le indagini hanno poi verificato che nello stesso periodo l’uomo disponeva di una somma pari a oltre 90mila euro).

“Un soggetto pericoloso, che vive abitualmente, anche in parte, con i proventi della propria attività delittuosa”. Così lo hanno definito gli inquirenti, ma che non fosse proprio un professionista stimato se ne era accorto anche il nostro Michele Cordaro, che nel marzo di quest’anno lo aveva incontrato.

E lui, con la massima tranquillità, aveva spiegato di non essere affatto sparito, ma che aveva avuto dei problemi che ora stava cercando di risolvere”. E pochi giorni dopo quell’incontro era stato il suo legale a scrivere a Le Iene, spiegando che a causa di un pignoramento sulla sua persona, Mingoia aveva il conto bancario bloccato e non aveva potuto ancora restituire gli incassi percepiti da quei clienti.

Peccato che l’avvocato abbia riferito che il pignoramento era relativo al periodo tra agosto e settembre del 2017, e alcune denunce invece risalivano ad un periodo precedente (quando Mingoia poteva ancora operare su quel conto).

Scuse su scuse, insomma, ma i Carabinieri, evidentemente, non l’hanno pensata proprio allo stesso modo.

 

GUARDA QUI SOTTO IL SERVIZIO DI MICHELE CORDARO SUL GEOMETRA CHE TRUFFAVA I SUOI CLIENTI

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