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Pedofilia, don Silverio continuava a fare catechismo ai bambini sotto falso nome

Si faceva chiamare don Saverio Aversano. Noi de Le Iene vi abbiamo parlato di lui ascoltando la testimonianza di una presunta vittima di abusi

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di don Silverio e sulla sua permanenza nella parrocchia di Montù Beccaria, in provincia di Pavia. Vi avevamo parlato del sacerdote in un servizio del 7 marzo in cui raccoglievamo la denuncia di una sua presunta vittima di atti di pedofilia, risalenti a 25 anni fa, a Napoli.

Oggi riceveva pure la posta con il nome di don Saverio Aversano (in realtà il cognome della madre). Proprio dopo la messa in onda del servizio di Pablo Trincia, don Silverio avrebbe lasciato il paesino, dove viveva da più di un anno. A mandarlo al nord sarebbe stato il vescovo vicario di Napoli, come aiuto per il parroco di Montù, don Simone Baggio.

La parrocchia sostiene che non sapeva nulla del suo passato, mentre nel paese si è diffuso un senso di sgomento generale dopo il nostro servizio, soprattutto le mamme. Molti dei loro figli, anche di otto anni, continuavano infatti ad andare a catechismo con don Silverio. Ora, proprio queste donne hanno deciso di mobilitarsi per cercare il sacerdote, che è scomparso.

Quello che inquieta è che nessuno abbia chiesto dei documenti a don Silverio quando è arrivato nella nuova parrocchia. Ed è sconcertante anche che un sacerdote che potrebbe essere, come diceva la Iena Pablo Trincia nel nostro servizo, “al centro di uno dei più grandi scandali di pedofilia della storia della Chiesa italiana”, non sia stato ancora almeno sospeso e abbia potuto esercitare tranquillamente le sue funzioni, perfino a contatto con i bambini, seppur spedito dall’altra parte d’Italia.

Qualche settimana fa noi de Le Iene abbiamo ascoltato la testimonianza di Diego, che all’età di 13 anni sarebbe stato abusato dal prete, allora suo insegnante di religione, nel quartiere napoletano di Ponticelli. Si sarebbe trattato di abusi sistematici con “rapporti sessuali completi, 2-3 volte la settimana per 3 anni e mezzo”, denunciati da Diego otto anni fa. Qualche settimana fa, mentre noi de Le Iene stavamo già indagando sul caso, Papa Francesco è intervenuto per chiedere di riaprire l’inchiesta interna su don Silverio.

Speriamo che si faccia luce al più presto sulla vicenda e sul perché gli abitanti di Montù Beccaria non siano stati informati sul passato di don Silverio. Come sempre, vi terremo aggiornati.

GUARDA QUI SOTTO IL SERVIZIO DI PABLO TRINCIA

 

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