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Perché “don Euro” è ancora prete?

Abbiamo chiesto a un professore di diritto canonico come potrebbe (o dovrebbe) intervenire la Chiesa

È ormai evidente che don Luca Morini, detto “don Euro”, sia un prete, per usare un eufemismo, molto particolare. Uno che frequenta hotel di lusso, droga e giovani escort. Senza parlare delle truffe che avrebbe portato avanti a danno dei fedeli, utilizzando soldi destinati alla parrocchia per mantenere uno stile di vita tutt'altro che sobrio. Indagato per appropriazione indebita, truffa ed estorsione, l'8 marzo il tribunale di Massa deciderà se rinviarlo o no a giudizio. Nel frattempo, però, il campione dei vizi capitali è stato sospeso dall'attività di parroco. Dopo la messa in onda dei servizi della nostra Iena Nina su “don Euro”, in tanti ci avete chiesto come sia possibile che una persona con questo stile di vita, che evidentemente mal sopporta la morale della Chiesa, sia ancora prete.

Così, per fare chiarezza, abbiamo girato domanda al professore di diritto canonico dell'Università di Pisa, Pierluigi Consorti. “Se una persona è ordinata prete, il sacramento resterà per sempre valido. Nessuno lo può togliere. È un problema di carattere religioso. Il sacramento è un segno considerato frutto della grazia divina. In quanto tale è indelebile”. Quindi, per quanto si possa pensare che Don Luca, se voleva vivere un certo tipo di vita, non doveva farsi prete, ora che lo è nemmeno il Vaticano potrebbe cambiare questa cosa. Una volta che diventi prete, lo resti per sempre.

Quindi, cosa si può fare in questi casi? “Se non ti dimostri degno, la Chiesa può disporre la dimissione dallo stato clericale. Basta l'intervento del vescovo della diocesi”. Questo comporterebbe la perdita dei compiti ecclesiastici e l'esclusione dall'esercizio del sacro ministero.
La domanda è: cosa manca ancora al vescovo della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli per procedere alla dimissione dallo stato clericale di don Luca? È dal 2012 che “don Euro” avrebbe truffato fedeli e colleghi per poter seguire il suo stravagante stile di vita. Ad oggi, don Luca, secondo quanto confermatoci dal Vicario generale della Diocesi di Massa Carrara, sarebbe stato messo in stato di “quiescenza”. È cioè temporaneamente sospeso.
Per quanto riguarda le accuse mosse a “don Euro”, il tribunale di Massa farà le sue valutazioni. Restiamo in attesa di capire se anche la Chiesa farà le sue.

Guarda qui sotto il servizio della Iena Nina

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