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News | di Alessandro Barcella |

La pizza italiana vola nello spazio | VIDEO

Guardate l'incredibile missione compiuta da due pizzaioli italiani in Belgio

La pizza napoletana è, per eccellenza, il prodotto italiano più famoso al mondo. La puoi trovare dovunque, ad ogni angolo dei 5 continenti. Tranne che nello spazio.

Fino ad oggi però, perché la pizza è arrivata anche lì. Sembrerebbe incredibile, ma il video che state per vedere in esclusiva vi lascerà a bocca aperta! 

Un’esplosione di follia e di creatività, frutto del genio e della passione di un pizzaiolo di Mondragone, Bernardo D’Annolfo. Un vero e proprio cervello in fuga, che oggi è proprietario di una pizzeria in Belgio.

Altri ci avevano già provato. La pizza era stata addirittura cucinata, nel 2007, dall’astronauta italiano Paolo Nespoli a bordo della stazione spaziale internazionale. Ma come vero e proprio oggetto volante, mai!

Qualcuno in realtà aveva fatto tentativi parziali, e comunque falliti. C’era chi ne aveva lanciato uno spicchio, chi una intera ma senza riuscire ad ottenere immagini e filmati dalla quota di “crociera”. Quella di Bernardo e del suo socio Salvatore Firenze, è ad oggi la missione più riuscita. “Ci avevamo già provato nel 2016 a Londra – racconta Bernardo – ma quella volta commettemmo l’errore di non accendere il gps e perdemmo contatto con la sonda e con la pizza. In quella occasione, anche se molto arrabbiato, promisi a me stesso che ci avrei riprovato, e che ci sarei riuscito”.

I due si ritrovano così il 6 ottobre di quest’anno, giorno del lancio ufficiale di questa meravigliosa pizza margherita. Una pizza che ha anche un nome ufficiale : “Pizza Space”. La “base di lancio” è un campo appena fuori dalla cittadina di La Louviere, in Belgio, regione della Vallonia, dove Bernardo ha la pizzeria “L’acqua e Farina 2018”. (e dove ha esposto, come in un sacrario, la pizza lanciata nello spazio).

Il lancio è fissato per le 12,30 e puntuale la sonda decolla per una  missione assolutamente fuori dall’ordinario. Dall’alto lo spettacolo è meraviglioso, tanto per il panorama della campagna belga quanto per questa pizza che è la star assoluta.

Dopo aver raggiunto la ragguardevole quota di crociera di  37mila metri, sotto gli occhi attenti dei due e dell’amico e coordinatore del lancio Jhonny Polotto, la pizza ritorna sulla terra. Quattro ore dopo, a cinquanta chilometri di distanza in linea d’aria e in territorio olandese.

“Abbiamo utilizzato un pallone meteorologico che si chiama hwoyee,  prodotto da un’azienda cinese, a cui abbiamo aggiunto la base per ospitare la pizza e il materiale di ripresa video – spiega il coordinatore tecnico -. Abbiamo dovuto chiedere ovviamente l’autorizzazione dell’ente belga che si occupa di trasporti e aviazione, in quanto il pallone può intercettare le rotte dei comuni aerei”. Nessun problema di sicurezza tuttavia, assicurano i tre, i  voli di questo tipo di palloni si compiono con regolarità in tutto il mondo. Certo, non con una pizza a bordo, però!

La spesa complessiva affrontata dai ragazzi è stata di circa 3000 euro, tra viaggio, acquisto del pallone (300 euro) e elio per gonfiarlo (500 euro). Soldi ben spesi, per sfidare i limiti umani (e della pizza!).

“Questo progetto visionario racconta una parte di me molto importante – conclude Bernardo .- Non ho mai mollato, ho sempre creduto in me e percorso la strada della perseveranza. Mi piace dire che gli esseri umani non hanno limiti: l’importante è volerla veramente quella cosa”. E la prima pizza nello spazio ne è la prova vivente.  Omaggio al genio e al coraggio tutto italiano di questi cervelli in fuga.

Guarda qui sotto tutte le foto della gallery sul lancio della pizza nello spazio

La pizza italiana vola nello spazio

 
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