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Raffica di dimissioni all'Avis Campania dopo il nostro servizio

Le immagini mandate in onda mostravano diverse gravi anomalie nella gestione dei punti di donazione del sangue Avis in Campania

Un susseguirsi di sospensioni e dimissioni hanno colpito la dirigenza Avis Campania, dopo che abbiamo mandato in onda il servizio della nostra Iena Ismaele La Vardera. Le immagini mostravano diverse gravi anomalie nella gestione dei punti di donazione del sangue Avis in Campania. A partire dal numero dei punti fissi di raccolta: mentre in Lombardia sono oltre 600, in Campania sono solamente 9. Nonostante ci siano già punti fissi pronti a partire, la Regione Campania non li ha ancora accreditati.

La nostra Iena ha cercato di capire il motivo di questo rallentamento, che sembra aver favorito il sistema di raccolta mobile con le autoemoteche, meno costante. Queste in Campania erano gestite principalmente dalla famiglia Pecora. Inoltre, lo stesso rifornitore delle autoemoteche si è rivelato essere la Emotrans, di proprietà di Raffaele Pecora, oggi ex presidente Avis Campania e Luca Pecora. Proprio in alcune di quelle autoemoteche avevamo ripreso gravi trascuratezze nella regolamentazione per i donatori. A un ragazzo era addirittura stato permesso di donare senza presentare il documento di identità.

Guarda qui sotto il servizio di Ismaele La Vardera

Il primo a essersi dimesso è stato il vicepresidente dell'Avis nazionale Pasquale Pecora. Nei mesi successivi l'organo supremo della giustizia interna Avis, il Gran Giurì Avis Nazionale, lo ha sospeso da tutte le attività per 18 mesi. È così decaduto anche da consigliere regionale. Conseguenze anche per il padre di Pasquale Pecora, Raffaele, espulso dall'Avis e decaduto così dal suo incarico di Presidente Avis Regionale Campania e da Presidente Avis Provinciale Avellino.

Purtroppo, dalla messa in onda del nostro servizio, solo uno dei punti fissi Avis che potrebbero essere già funzionanti, quello di Giungano, è stato accreditato e messo al servizio dei cittadini. Mentre Bellona e Carinaro aspettano ancora, per un inspiegabile rallentamento della Regione. Ci sono molti punti fissi pronti a partire che promuoverebbero in maniera più efficace la donazione del sangue in Campania. Speriamo che la Regione faccia il suo dovere al più presto. Vi terremo aggiornati.

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