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Roma, emergenza cinghiali: aggredito barboncino | VIDEO

I residenti della zona Spinaceto, a Roma, sono spaventati perché la presenza di tre piccoli cinghialini ha reso aggressiva la madre, che attacca chiunque si avvicini alla sua prole. Già attaccati diversi cani.

Shelly, un piccolo barboncino bianco, è stato aggredito da un cinghiale di oltre cento chili. Nel video si vede chiaramente la dinamica dell’attacco. Il barboncino si avvicina ai piccoli cinghialini e la mamma cinghiale lo attacca e lo ferisce al fianco mentre la padrona urla terrorizzata.

E' successo a Roma, in zona Spinaceto, proprio accanto a una zona residenziale. Chi vive lì non ce la fa più. Marco, che per primo ha contattato la redazione de Le Iene per denunciare il problema, lamenta che “sono anni che i cinghiali vivono tra le case e la sera abbiamo paura di scendere a buttare la spazzatura perché spesso i cinghiali si avvicinano ai bidoni in cerca di cibo”.

I cinghiali sono animali che in presenza dei cuccioli diventano molto protettivi e attaccano chiunque si avvicini. I residenti temono che prima o poi potrebbe accadere qualcosa di molto grave. Anche perché il parco è frequentato anche da famiglie con bambini.

Una buona notizia però c’è. Il barboncino Shelly dopo l’aggressione dei cinghiali sta bene: se l’è cavata con un bel po' di punti di sutura e un grandissimo spavento. 

L’emergenza cinghiali è cominciata due anni fa e non riguarda solo il parco di Spinaceto ma molte altre aree di Roma. La capitale è circondata da riserve naturali e i cinghiali evadono da queste riserve fino a raggiungere i centri abitati. Comune, Regione, Prefettura, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e altri enti si sono riuniti con l'obiettivo di stilare un protocollo per stabilire chi deve intervenire e come.

"Ci sono due tipi di intervento" spiega David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio. "Il primo è la cattura, dopo la quale i cinghiali verrebbero spostati lontani dai centri abitati ed eventualmente castrati. La seconda soluzione invece, sarebbe abbatterli". Ancora non si è deciso come intervenire. Speriamo che le istituzioni decidano per la prima soluzione.

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