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Sesso a pagamento con le bambole: riapre il primo bordello italiano

Era stato chiuso dopo una settimana dall’apertura per problemi normativi e questioni igieniche. Noi de Le Iene, con Cizco, vi abbiamo portato nel primo “Bordoll” mai aperto in Europa

Riapre a Torino il primo “Bordoll” italiano. La casa di appuntamenti con “sex dolls”, ovvero bambole (e “bamboli”) a grandezza naturale con cui fare sesso a pagamento, era stata chiusa dopo una sola settimana dall’apertura. Noi de Le Iene, in un servizio di Cizco, vi abbiamo portato nel primo “Bordoll” mai aperto in Europa: quello di Dortmund, in Germania.

Il bordello torinese, aperto dalla società catalana LumiDolls, era stato posto sotto sequestro perché non a norma (si sarebbe configurato infatti come un’attività di affittacamere) e per le condizioni igieniche. Le bambole, inoltre, sarebbero state solo lavate con acqua e non sterilizzate dopo la prestazione sessuale.

Dopo il via libera del comune per la riapertura, il “Bordoll” cambierà indirizzo. Tra le ipotesi più probabili ci sarebbe quella di appoggiarsi a una struttura alberghiera, proprio per superare i problemi normativi legati al pagamento a ore.

Con la Iena Cizco, nel servizio andato in onda nel novembre dello scorso anno, siamo andati fino in Germania, dove anche le case d’appuntamenti con persone in carne e ossa sono legali, per visitare il primo Bordoll mai aperto in Europa. Tra bambole per tutti i gusti, ma anche con un risvolto finale inquietante.

 

Guarda qui sotto il servizio di Cizco sul primo “Bordoll” d’Europa.

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