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Sindrome di Asperger: "Leggete questa lettera perché la nostra vita sia migliore"

Simone, affetto dalla sindrome di Asperger, ci ha scritto una lettera per raccontarci le sue difficoltà ma anche ciò che lo rende speciale

Care Iene,

Mi chiamo Simone ho 24 anni sono abruzzese della costa dei trabocchi e il resto ve lo dirò in questa lettera. Vi scrivo perché purtroppo la vita già non è facile e poi nel mio caso lo è ancora di meno. Infatti, dopo che ho finito le superiori (precisamente dopo 1 anno) ho scoperto che ho la sindrome di Asperger e di questo vi volevo parlare.

L’ho scoperta facendo dei test all’Aquila, in Abruzzo, dove mi sono recato per vari disturbi. Quando ho capito questa sindrome mi è stato tutto più chiaro. Alle superiori sono stato colpito da bullismo da parte dei compagni e di 2 professori perché non mi sapevo difendere.

Ero intelligente ma solo in alcune materie, cioè disegno e matematica. Infatti chi ha l’asperger, come ce l’avevano Einstein e Mozart, ha un’intelligenza in un campo molto sviluppata e ha interessi ristretti: nel mio caso Batman, la musica commerciale e il disegno. Però ci sono molti lati negativi che io però vedo positivi, come essere molto puntuali e precisi e pensare diversamente dagli altri e purtroppo non relazionarsi bene col mondo.

Ecco, il problema non dico sia il mondo ma purtroppo la società è mista e ci sono brave persone e persone più egoiste che mi hanno ghettizzato sia a scuola che in Chiesa e purtroppo qualche parente in famiglia. Infatti io vi scrivo con l’unico interesse di far sensibilizzare queste persone sulla sindrome d’Asperger anche perché non è vero che noi, come mi dicono, lo facciamo apposta di avere alcuni comportamenti come molti abbracci o espressioni sorridenti facciali e via dicendo. Ognuno di noi è speciale per come è e non va subito ammonito ma basta fargli capire le cose in maniera buona. Oppure mi ripetono spesso che devo capire gli altri, ma facciamo 50 e 50: un po’ capiteci voi un po’ noi, se no si fa confusione.

L’Asperger è una sindrome di cui si è fatta la diagnosi da poco e non c'è cura. È una forma di autismo molto lieve e per quanto ne sappia quelli come me sono tutte brave persone, talmente brave che, non in Italia ma all’estero, fanno concorsi solo per asperger, perché hanno una marcia in più. E poi principalmente abbiamo il vizio di essere sempre sinceri e dire sempre la verità brutta e bella.

Concludendo, mi farebbe piacere se leggeste questa lettera in modo tale da rendere la vita non solo di noi Asperger ma di tutti un po’ migliore, nella speranza che le persone diventino più umane, sensibili e, mettiamola così, anche più eroi. Perché, come dice Batman nel film “Il cavaliere oscuro, il ritorno”: “Chiunque può essere un eroe anche chi fa una cosa semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle a un bambino per fagli capire che il mondo non è finito”, citazione che si riferisce a Gordon, il commissario, quando consola Batman per la morte dei suoi genitori.

Ciao a tutti!

Simone

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