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Smartphone su siti “buy and share”: la legge non è dalla vostra parte | VIDEO

Dopo il servizio de Le Iene con l’appello di alcuni vip, in tanti ci avete scritto per chiedere un rimborso da alcuni di questi siti che non hanno inviato la merce acquistata

“Anch’io ho comprato smartphone e prodotti di elettronica su siti ‘buy and share’, ma nonostante abbia pagato non ho ricevuto la merce”. Iniziano tutte così le centinaia di mail che avete inviato a Le Iene dopo il servizio del nostro Alessandro De Giuseppe. Tutte si chiudono con una richiesta d’aiuto per avere indietro almeno i soldi spesi inutilmente su questi siti che vendono a prezzi vantaggiosi prodotti di elettronica. A volte addirittura mettendoli in vendita a un quarto del loro reale prezzo commerciale. 

Non esiste una legge che obblighi quei siti a rimborsare i clienti”, spiega la Iena. “La legge italiana è ferma agli anni ’90 e dice solo che sono illegali le catene di Sant’Antonio e le vendite piramidali”. Lo stesso sistema che è stato spiegato nel servizio andato in onda.

De Giuseppe ci ha spiegato che cosa c’è dietro queste strutture piramidali e soprattutto perché in tanti nonostante paghino subito devono aspettare mesi (e anche anni) prima di ricevere la merce.

Molti vip sono caduti nella trappola del “buy and share” promuovendo telefoni a prezzi stracciati. Oggi sono proprio loro a mettere tutti in guardia. “L’unico modo per non cadere nel tranello è stare molto attenti ai siti dai quali si compra”, spiega De Giuseppe. “Gli influencer da Valentina Vignali a Marco Bocci passando per Cecilia Rodriguez, Ignazio Moser e Francesca Cipriani hanno capito il meccanismo e vi hanno messo in guardia. Fate molta attenzione: pensate di spendere poco, ma alla fine quei soldi che investite li perdete”.

 

Guarda qui sotto il servizio completo di Alessandro De Giuseppe sul buy and share

 

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