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“E ora riporterò mio figlio di 5 anni in Italia dal Messico” | VIDEO

Luigi Mengucci non vede suo figlio Gael da settembre 2016, quando la madre lo ha portato via con sé per quella che doveva essere una vacanza nel suo Paese. Ora l’Interpol e la polizia li stanno cercando oltreoceano, dopo che anche i giudici messicani il 10 aprile hanno dato ragione al papà 

Riporterò mio figlio Gael in Italia, fosse l’ultima cosa che faccio nella vita”. Luigi Mengucci, che vedete nell'intervista video qui sopra, sta combattendo ormai da quasi due anni per riavere suo figlio, che il 17 luglio compirà 5 anni. “Non lo vedo da settembre 2016”, quando il piccolo Gael è partito con la madre per un viaggio nel Paese d’origine di lei, il Messico.

“Mi era sembrata una buona idea, mia moglie voleva andare a trovare i suoi parenti”. Gael all’epoca aveva 3 anni e dopo quel saluto all’aeroporto non ha più riabbracciato il suo papà.

“La vacanza doveva durare tre settimane”, racconta Luigi. “Ma mia moglie ha iniziato a rimandare la partenza inventando ogni volta scuse diverse. Una volta diceva che il piccolo non stava bene e non poteva prendere l’aereo, un’altra volta che c’era il battesimo di un cuginetto. Io all’inizio le credevo, ho solo pensato che avesse nostalgia del suo paese”.

Fino a che, il 12 dicembre 2016, Luigi realizza che qualcosa non va. “Mia moglie mi chiama per rimandare ancora una volta la partenza. Mi faccio dire la data del nuovo biglietto e la compagnia aerea. Quando scopro che per quella data non c’era nessun volo, realizzo cosa sta succedendo e la richiamo”. Così, racconta Luigi, sua moglie gli dice che vuole separarsi, che non aveva avuto il coraggio di dirglielo prima e che Gael non tornerà in Italia dal padre.

“Ha pensato che avrei accettato le sue condizioni. Ma non potevo accettarle. La nostra vita, e la vita del piccolo, è sempre stata qui a Pesaro”. Luigi, che è anche avvocato, inizia una battaglia giudiziaria per riavere suo figlio. “In Italia mi è stato dato l’affido esclusivo di Gael e il 10 aprile di quest'anno i giudici messicani hanno emesso una sentenza ordinando il rimpatrio di mio figlio”.

Ma la mamma di Gael e il piccolo non si trovano. Da quel momento sono latitanti. “A casa dei nonni non hanno trovato nessuno. L’Interpol e la polizia messicana li stanno cercando. Sono preoccupato perché la madre in questo momento non sta lavorando e non so come possa provvedere al sostentamento del piccolo”.

Pensa che suo figlio stia bene? “No, non sta bene: gli hanno tolto il papà e sta vivendo da latitante. Come può essere felice un bambino che è costretto a nascondersi? Un bambino che non può andare all’asilo o a trovare un cuginetto perché se no lo trovano”.

Quando parla del figlio, Luigi ha gli occhi lucidi, nel ricordare le passeggiate al mare, quando “davamo i nomi a tutti i gabbiani”. Ma in molti di questi ricordi c’è anche la mamma di Gael, con la quale, racconta Luigi, “c’è sempre stato un bel rapporto". "Fino al giorno prima della partenza eravamo tutti e tre a passeggiare, era tutto normale”.

“Non credo che avesse già deciso prima di partire che non sarebbe tornata. All’aeroporto piangeva e mi diceva di partire con lei. Non mi spiego cosa sia successo. Forse è stata influenzata dai genitori o non ha avuto il coraggio di dirmi che l’amore non c’era più”. Potrà mai perdonarla? “No”, risponde deciso, “non si toglie a un bambino un genitore senza motivo. Quando riuscirò a eseguire il rimpatrio di Gael, perché ci riuscirò, non gli toglierò mai la sua mamma. Cercherò di fargliela vedere spesso in modo che tutto questo sia il meno traumatico possibile per il mio ‘guapo’”.

Il suo “guapo”, come lo chiama Luigi, compirà 5 anni tra poco, così il papà vuole fargli gli auguri, sperando che il messaggio arrivi a destinazione. “Ciao Gael, sono papà. Non vedo l’ora di abbracciarti e baciarti. Poter giocare con te come abbiamo sempre fatto e cantarti la nostra canzone, te la ricordi? Qui ti stiamo aspettando tutti. Non preoccuparti, ho preparato tutto il per tuo compleanno”. E, con le lacrime agli occhi, aggiunge: “ricordati che papà ti ama tantissimo e non rinuncerà mai a te”.

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