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Sparò in bocca a un migrante: a giudizio il gestore del centro di accoglienza

Noi de Le Iene, in dicembre, eravamo andati nel Casertano per raccontare il caso di Carmine Della Gatta e di Bobb Alagiee

Carmine Della Gatta, il gestore del centro di accoglienza che ha sparato in bocca a un migrante gambiano di 19 anni sarà sottoposto a giudizio immediato con l’accusa di tentato omicidio. A maggio ci sarà l’udienza. Della vicenda, avvenuta nello scorso novembre, se ne era occupato il nostro Giulio Golia.

Della Gatta, ricco imprenditore e gestore del centro di accoglienza “La Vela” di Gricignano, in provincia di Caserta, ha sparato a Bobb Alagiee due colpi ravvicinati all’altezza della faccia.
 

Bobb incredibilmente è sopravvissuto e, dopo svariati interventi di ricostruzione della mascella, ha ricominciato a parlare ed è uscito dall’ospedale Cardarelli di Napoli.

Tutto sarebbe partito dalle lamentele di Bobb, che chiedeva assistenza medica per alcune ferite dopo le torture subite in Libia. Si era passati poi a una protesta di tutti gli ospiti del centro per le condizioni in cui si trovavano.

Carmine Della Gatta ha dichiarato ai Carabinieri di essere stato chiamato perché era in corso questa protesta e che, una volta arrivato, Bobb lo avrebbe colpito con una pietra. Così, per difendersi, avrebbe sparato senza vedere in quale direzione, visto che stava svenendo per il colpo ricevuto con il masso.

I testimoni oculari, però, hanno dato una versione completamente differente. Della Gatta avrebbe tirato fuori la pistola senza che nessuno lo toccasse e avrebbe iniziato a colpire Bobb con il calcio dell’arma, come confermerebbe la ferita riportata dal gambiano sull’arco sopraccigliare. Poi Della Gatta avrebbe messo la pistola in bocca a Bobb e avrebbe sparato, tesi rafforzata dalla mancanza del foro d’entrata del proiettile. Come se non bastasse, Della Gatta avrebbe sparato di nuovo a Bobb, che giaceva a terra, questa volta mancandolo. I Carabinieri hanno infatti trovato una pallottola conficcata nell’asfalto proprio vicino a dove era steso il ragazzo.


Sindaco e vicesindaco di Gricignano hanno difeso Carmine Della Gatta pubblicamente, dicendo che nonostante il gesto dello sparo fosse da condannare, Bobb Alagiee non era il bravo ragazzo che molti pensavano.

Carmine, dopo essersi costituito, ha passato qualche mese ai domiciliari nella sua abitazione di Gricignano insieme alla famiglia, sorvegliato da vigilanza privata.

Guarda qui sotto il servizio de Le Iene.

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