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Stefano Ramunni, ecco com'è stato acciuffato il re della truffa

È stato grazie a tre ragazzi che hanno guardato Le Iene che Giulio Golia ha beccato il truffatore Ramunni 

“La mattina io, mio fratello e mia cognata siamo scesi di casa, a Genova, e abbiamo visto Stefano Ramunni che faceva colazione”. Uno dei ragazzi che ha aiutato Giulio Golia a beccare il “re della truffa”, nel servizio andato in onda giovedì, racconta la loro “giornata da Iene”.

La sera stavamo guardando Le Iene e a dir la verità mio fratello si è addormentato proprio dopo il servizio di Giulio Golia”, racconta la “Iena ad honorem” che abbiamo contattato telefonicamente. E meno male che non si è addormentato prima, perché è stato proprio lui a riconoscere il truffatore la mattina dopo! “Deve essergli rimasta impressa la sua faccia”, spiega.  

“Appena mio fratello lo ha riconosciuto abbiamo voluto accertarci che fosse lui”. Da bravi detective i ragazzi hanno verificato la pista: “Io ho riguardato la foto nel vostro servizio e gli sono passato accanto per vederlo meglio: era proprio lui!”. Così hanno scritto a Giulio Golia, che gli ha risposto immediatamente chiedendo loro di non perderlo di vista. Ed ecco che parte un pedinamento degno dei migliori film di spionaggio, o quasi. “Abbiamo fatto finta di niente stando alla lontana, cercando di non farci notare. Ma un occhio più allenato se ne sarebbe accorto subito!”. Per fortuna non c’erano occhi allenati in giro, così i nostri ragazzi hanno potuto seguire Ramunni e il suo complice per un paio d’ore, fino all’arrivo di Golia.

Com’è aver aiutato a fermare il truffatore più famoso d’Italia? “Chiaramente dispiace se, come ha raccontato Ramunni nel servizio, ha vissuto delle difficoltà in passato. Ma niente può giustificare l’eccesso. E lui ne ha fatte davvero troppe, ha rubato identità e illuso molte persone. Siamo contenti di aver dato una mano. Se ognuno di noi facesse una cosa buona ogni tanto, queste cose non accadrebbero”.

Ieri mattina si è tenuta a Genova l'udienza di convalida dell'arresto di Ramunni e del suo complice Chiaramonte. Le accuse sono di possesso di documenti falsi validi per l'espatrio, tentata truffa e sostituzione di persona.

Guarda qui sotto il servizio di Giulio Golia su Stefano Ramunni

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