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Strangolò la fidanzata Nadia: resta a casa, ai domiciliari

Francesco Mazzega aveva vagato in auto con il corpo per una notte prima di consegnarsi alla Polizia il 1° agosto

Ha ucciso la fidanzata, vagando con il suo cadavere in auto tutta la notte fino a consegnarsi alla polizia il primo di agosto. Ma non è in carcere. La Cassazione ha ribadito infatti ieri che Francesco Mazzega, 37 anni, può stare a casa dai genitori a Muzzana del Turgnano, agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

La procura aveva fatto ricorso e chiedeva la custodia cautelare in carcere. Niente da fare. Mazzega aveva strangolato la fidanzata e collega Nadia Orlando, 21 anni (nella foto sopra), dopo un litigio. Poi aveva vagato per 11 ore in auto con il corpo di lei sul sedile a fianco. La mattina del 1° agosto si era consegnato alla polizia stradale. “Temo di aver commesso un omicidio”, aveva detto. L'uomo, durante la predente permanenza in carcere, era stato spostato da quello di Udine a quello di Pordenone per le proteste dei detenuti.

Proprio ieri vi abbiamo anticipato un servizio della nostra Iena Nina Palmieri che potrete vedere da quando torneremo in onda domenica 11 febbraio e che parlerà di femminicidio. Antonio, 24 anni, racconta per prima volta di quando, nel 2010, la madre Anna Rosa venne accoltellata e uccisa sotto i suoi occhi, da un suo ex, Paolo Chieco, che non accettava la fine della loro storia.

Chieco l'aveva già accoltellata, senza riuscire ancora a ucciderla, nel 2006. Dopo 4 mesi gli erano stati concessi gli arresti domiciliari a 300 metri dalla casa della donna ed era tornato a perseguitarla, fino a ucciderla.

- LEGGI QUI TUTTA LA STORIA DI ANNA ROSA E ANTONIO.

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