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Suicidio assistito, Valeria sul ring e poi in India: “Il mio fidanzato dj Fabo è sempre con me"

La pugile Valeria Imbrogno saluta il ring, prima di un nuovo progetto. Nel 2017 ha accompagnato Fabiano Antoniani a morire in Svizzera

Valeria Imbrogno lascia il ring. E “Fabo, come sempre, sarà accanto a me”. Quella al teatro Principe di Milano il prossimo 28 giugno, sarà l’ultima volta per “Foz” coi guantoni. E’ questo il soprannome che il suo fidanzato le aveva dato prima di partire per quel lungo viaggio tanto atteso e sperato, quello verso il suo suicidio assistito. Il suo compagno era Fabiano Antoniani, la cui storia ha commosso e mobilitato migliaia di persone. Per l’ultimo capitolo, il più buio. Dell’esistenza di dj Fabo, Valeria era diventata il suo “angelo custode”. Sono queste le parole che ha utilizzato durante l’intervista del nostro Giulio Golia, dieci giorni prima che partisse per la Svizzera per morire.

“Io vivo costantemente nel nero, mi sveglio la mattina e vedo nero. In tutto quello che faccio vedo nero”, ha detto Fabo, bloccato in un letto alla nostra Iena. “Fai questo esperimento, fatti mettere una benda sugli occhi per una settimana. E ti accorgi di come sto vivendo io. Non resisteresti neanche un giorno”. Lui ha resistito molto di più da quella terribile notte del 13 giugno 2014. Un incidente devastante, alle 2.05. Fabiano, due minuti prima, aveva finito una telefonata proprio con la sua fidanzata. Il telefono cade nell’auto, si china per recuperarlo, è l’attimo di distrazione fatale. L’auto sbanda sulla corsia di emergenza, si scontra contro un’altra e si ribalta. Il corpo di Fabiano verrà ritrovato sull’asfalto qualche metro più in là. Il buio di quella notte avvolgerà Fabo per il resto della sua esistenza. Si sveglia cieco e tetraplegico.

 

Sfoglia la gallery che racconta in foto la storia di dj Fabo.

 

Il suicidio assistito finisce alla Corte Costituzionale

 
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“E’ una sofferenza immane. Io non la auguro a nessuno, neanche al mio peggior nemico”, aveva raccontato a Le Iene. “Non ne posso più di vivere nei dolori. Nel dolore di non poter fare una passeggiata con la mia ragazza”.

Per lui si erano mobilitati in tantissimi riaprendo il dibattito sul diritto all’eutanasia. “Vorrei poter scegliere di morire senza soffrire. Signor presidente, le chiediamo di intervenire per lasciare ciascuno libero fino alla fine”, era l’appello fatto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo mesi di sofferenze, Fabo si è spento alle 11.40 del 27 febbraio 2017 in Svizzera. Al suo fianco c’erano Valeria e Marco Cappato. Il processo contro il leader dell'Associazione Luca Coscioni per averlo accompagnato è finito davanti alla Corte Costituzionale. La nostra Iena Giulio Golia aveva seguito la storia di dj Fabo, con più servizi. Uno di questi è stato trasmesso in aula come prova della volontà di Fabiano di porre fine alle sue sofferenze.

Valeria ha raccontato la loro storia in un libro. “Eravamo gioia, vitalità, forza. Vorrei che Fabiano venisse ricordato anche per quello che era prima dell’incidente”, ci aveva detto. Ora Valeria dopo due anni di lontananza dal ring è pronta a risalirci ma solo per beneficenza e per l’ultima volta. Poi riprenderà un progetto come psicologa in India. Una nuova fase in cui porterà nel cuore le parole di Fabo, le ultime che ci aveva detto nell’ultimo incontro: “Andrò via col sorriso, andrò via libero”. 

 

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