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Sushi infetto, gli amputano una mano. L'inchiesta de Le Iene a Milano

Amputata una mano a un uomo in Corea del Sud per una grave infezione contratta dopo aver mangiato sushi. Noi de Le Iene ci siamo occupati del trattamento del pesce crudo in alcuni "all you can eat" di Milano

Gli hanno dovuto amputare una mano a dodici ore da una cena a base di sushi a causa di una grave infezione batterica. I medici non hanno potuto fare altro per salvare la vita a un uomo sudcoreano di 71 anni. La sera ha cenato con sushi. Passate dodici ore sono comparsi i primi malesseri. Dapprima vesciche per cui è ricorso a una cura antibiotica, poi la mano ha iniziato a gonfiarsi a causa delle ulcere.

È quanto racconta la rivista medica americana The New England Journal of Medicine (da cui è tratta la foto), il 71enne aveva contratto la vibriosi, un’infezione causata dal Vibrio vulnificus, un batterio che si contrae nel pesce crudo, qualora non sia sottoposto a controlli e trattamenti come quelli previsti in Italia. Alla mano gonfia si sono poi aggiunte febbre alta e ipertensione, causati anche dal diabete di cui soffre l'uomo, che ha aumentato le complicazioni. Dopo 25 giorni di sofferenze e tentativi clinici, i medici hanno proceduto con l’amputazione dell’avambraccio per bloccare la sua decomposizione e salvargli la vita.

Anche noi de Le Iene ci siamo occupati dei possibili problemi del sushi. In questi anni, in particolari, quella degli "All you can eat" è diventata una vera e propria moda. Basti pensare che a Milano sono oltre 600, a Roma superano i 400 ristoranti e nella sola Torino sono oltre 200.

In un servizio del 5 marzo 2017 della nostra Nadia Toffa siamo partiti proprio dai prezzi decisamente bassi di questi ristoranti: appena 8 euro per mangiare qualsiasi cosa a base di pesce. Ma c’è veramente da fidarsi? Siamo andati a vedere di persona in alcuni locali di Milano.

Nel primo percepiamo subito un odore sgradevole in tutto il ristorante. Iniziamo coi primi assaggi, alcune portate sono accettabili, altre invece lasciano un retrogusto sgradevole. Segnale che il pesce non è fresco.

Proviamo un secondo All you can eat. Ci portano dei roll: riso e pesce avvolti dentro un’alga. È talmente sgradevole che il nostro esperto è costretto a sputarlo in un tovagliolo. Passiamo a un’altra portata alla vista sembra gradevole, ma appena messo in bocca appare come una pallina calda e molliccia. “È dovuto a quanto tempo è rimasto fuori dal frigorifero e da quanto tempo è stato lavorato”, ci spiega il nostro esperto.

Ci spostiamo allora in un terzo ristorante. Anche qui le premesse non sono delle migliori. La prima portata ha il pesce sfaldato perché ha già troppi giorni alle spalle. “Questo ancora non ti manda all’ospedale, però stasera forse sì”, ci dice.

Sfoglia nella gallery qui sotto le foto del servizio di Nadia Toffa

Attenzione al sushi che mangiamo negli all you can eat

 
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Allora decidiamo di prelevare dei campioni di pesce da ben otto ristoranti portandoli in ambulatorio ad analizzarli. Test che ne valutano lo stato sotto il profilo igienico sanitario. “Tre sono risultati discreti”, ci ha detto Corrado Giannone, tecnologo alimentare che ha seguito le analisi. “Per gli altri cinque invece i risultati sono molto negativi”.

I valori di batteri che possono arrivare al massimo a 10 mila sono stati rintracciati tra 520 mila e 860 mila, oltre 80 volte i limiti di riferimento. “Prodotti con livello di degrado massimo. Se mangiati causano vomito, mal di testa, mal di pancia, ma anche arrossamenti e eritemi”. In quei campioni però sono stati individuati anche altri elementi. “C’è traccia di escherichia coli, inquinanti fecali che possono essere causati da un mancato lavaggio delle mani”. A questo si aggiunge un altro parametro fuori norma fortunatamente solo in due casi: l’istamina. “Può determinare il soffocamento in individui particolarmente allergici fino alla morte se l’individuo non viene sottoposto immediatamente a trattamenti con antistaminici”, ci ha spiegato il tecnologo.

Per essere certi che tutto è in regola, i primi segnali arrivano proprio dal ristorante in cui decidiamo di mangiare. Non ci deve essere odore di pesce. Tutti gli alimenti devono presentarsi lucidi senza opacità e non appiccicosi.

Guarda qui sotto il servizio completo di Nadia Toffa

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