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Tam tam basket: i figli dei migranti vincono nella terra dei boss | VIDEO

Anche Le Iene si erano interessate della Tam tam basket, una squadra di Castel Volturno, in provincia di Caserta, che accoglie figli di migranti e ieri hanno vinto contro il Casal di Principe

Ricordate la Tam tam basketDelle giovani promesse della pallacanestro di Castel Volturno, in provincia di Caserta, se ne sono occupate anche Le Iene e ieri finalmente hanno vinto contro il Casal di Principe. Un match che ha il sapore di una doppia vittoria: i figli dei migranti hanno giocato in campionato gareggiando in un terra dove un tempo c’era il dominio assoluto del clan dei Casalesi.

La Tam tam basket si è imposta sul Casal di Principe con un 80 a 42. Una vittoria che fino a poco tempo fa per loro poteva essere solo un sogno. Non per poca bravura, piuttosto per una legge che consentiva l’accesso ai campionati solo alle squadre con massimo due giocatori stranieri. E per la Tam tam basket, composta solo da migranti, significava non avere alcuna speranza di gareggiare: questa squadra vince con giovani promesse che hanno tutte 15 anni e origini molto lontane. Sono tutti figli di immigrati africani, si proclamano “italiani a tutti gli effetti”. Sono cittadini stranieri, nati in Italia da genitori stranieri, e frequentano scuole italiane.

“Non hanno la cittadinanza, che invece è necessaria per giocare nel campionato di basket della Federazione”, dice Massimo Antonelli, vecchia gloria del basket italiano che ha fondato la Tam Tam Basket, al nostro Matteo Viviani.

Proprio i ragazzi hanno lanciato il loro appello tramite Le Iene che potete vedere nel video qui sopra. “Non è giusta questa cosa, perché cambia solo il colore non altro”, ha esordito una giovane giocatrice. “Per me è una vergogna. Siamo nati qua, frequentiamo la scuola qua e parliamo italiano”, le ha fatto coro un’altra giovane promessa della Tam tam basket. “Perché se i nostri genitori sono nigeriani, noi dobbiamo essere considerati come loro? Bisogna essere aperti al cambiamento e spesso in questo Paese manca”.

Ricordate il dibattito sullo “Ius soli”, ovvero sul diritto alla cittadinanza per tutte le persone nate in Italia a prescindere dalla nazionalità dei genitori? Qui è tradotto in concreto.

Noi avevamo interpellato anche Giovanni Malagò. “Mi sembra assolutamente non giusto, in tutto il mondo questi ragazzi giocano”, ha detto il presidente del Coni. “E’ possibile avere singole deroghe per ogni campionato in modo che la Federazione possa darle”.

Finalmente la bella novità è arrivata. Ora giocano in campionato grazie a uno degli ultimi decreti legge del governo Gentiloni, che ha alzato l’età per giocare in campionato. Fino ai 18 anni possono continuare a farlo tutti gli stranieri purché vivano in regola in Italia. Per la Tam tam basket, questa ultima vittoria è dunque una soddisfazione ancora più grande. Hanno trionfato là dove i loro genitori fino a qualche tempo fa finivano vittima dello sfruttamento dei clan. 

Guarda qui sotto il servizio integrale di Matteo Viviani.

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