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Torino, le indagini: forse una rapina con spray ha scatenato il panico in piazza San Carlo

La nuova ipotesi sulla tragedia del 3 giugno. E le altre cause raccontate da un nostro servizio

Il panico della folla in piazza San Carlo potrebbe essere stato scatenato da una rapina con uno spray urticante. E' questa la nuova ipotesi della procura di Torino nelle indagini sul tragico caos che si è scatenato il 3 giugno 2017 durante la trasmissione su un maxi-schermo della finale di Champions League Juventus – Real Madrid e che ha provocato la morte di una donna e 1.526 feriti.

La svolta nelle indagini ipotizza che una banda di ragazzi sia andata in piazza a caccia di portafogli e telefonini. Il panico sarebbe stato voluto e creato, anche se non nelle dimensioni che poi si sono generate, per borseggiare i tifosi. La tecnica sarebbe stata usata già in altre occasioni, proprio in luoghi affollati. Naturalmente questo non basta a spiegare la tragedia, mentre le indagini si avvisano alla conclusione.

Tra le 21 persone sotto inchiesta ci sono anche la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Renato Saccone, l'ex questore Angelo Sanna, alcuni funzionari di Comune e Questura, i componenti della Commissione di vigilanza e gli organizzatori della manifestazione.

Proprio sugli altri fattori che hanno provocato una morte e 1.526 feriti ci eravamo concentrati nel servizio “Cosa fa il terrore del terrorismo” che avevamo trasmesso il 24 ottobre 2017 e che vi riproponiamo qui sotto.

A scatenare il fuggi fuggi della folla era stato il timore di trovarsi in mezzo a un attentato, in un panico collettivo che si è alimentato esponenzialmente. Poteva essere evitato tutto questo? La Iena Pablo Trincia ha parlato con alcuni sopravvissuti e con Fabio, il fidanzato della vittima.

Ha indagato soprattutto sui mancati controlli agli ingressi, la presenza di venditori abusivi di birra (causa di quel “tappeto di vetri” su cui si sono feriti in molti), la mancanza di vie di fuga e di addetti alla sicurezza sufficienti, il sovraffollamento della piazza in cui si trovavano oltre 30 mila persone, il poco tempo con cui l'evento è stato organizzato.

Guarda qui sotto il servizio di Pablo Trincia, per ripercorrere e capire meglio quella brutta pagina della nostra storia.

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