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News | di Matteo Gamba |

Vedova dopo un omicidio assurdo: “Cerco lavoro, per sopravvivere” | VIDEO

Il marito Francesco Citro è stato ucciso da un vicino che per “rancori futili” ha sparato contro la sua porta di casa. Milena deve ancora pagare il mutuo per la casa, teatro della tragedia, dove non riesce a tornare con i figli: “Chiedo aiuto, un lavoro”. Scriveteci per aiutarla 

“In un secondo è cambiato tutto. Avevamo due figli, una vita meravigliosa. Poi gli spari all’improvviso, tantissimi, dalla porta. Mio marito Francesco è stato colpito a morte, mentre eravamo a cena, davanti ai nostri bambini di 3 e 8 anni. E il mondo ci è crollato addosso”.

La voce di Milena, dopo l’appello video che ci ha mandato e che potete vedere qui sopra, trema ancora al telefono, tra le lacrime, ricordando la tragedia.

Il 23 novembre 2017 suo marito Francesco Citro, 31 anni, viene ucciso a Villanova di Reggiolo (Reggio Emilia) “per futili rancori” da un vicino di casa. Un omicidio assurdo: l’uomo, che abita al piano di sotto e che poco prima gli ha bruciato la macchina, spara all’impazzata contro la sua porta di casa, colpendolo a morte e rischiando di ammazzare anche la moglie Milena e i suoi due figli.

Nel video la donna mostra quella porta da cui sono entrati i proiettili e dov’era il cadavere del marito. “Non riusciamo a vivere in questa casa”, racconta. Per girare il video ci è tornata, ma è dovuta uscire poco dopo, non riusciva a restarci.

“Figuriamoci se è possibile vivere lì per i nostri bambini”. Parla ancora al plurale, come se Francesco fosse ancora accanto a lei: “È il nostro angelo, è il nostro eroe”.

Per quella casa però Milena, ospitata per ora con i figli dai suoceri, deve ancora finire di pagare il mutuo. E non ha un lavoro.

Sperava nello Stato: "Invece lo Stato ti abbandona, non c'è un aiuto per le persone come noi, in improvvisa ed estrema difficoltà, persone che in una manciata di secondi si trovano la vita distrutta e fanno un'enorme fatica a ricominciare. Noi per lo Stato non esistiamo".

Anche per questo si è rivolta a noi: “Chiedo un aiuto, un lavoro, per poter pagare le spese che ti chiede la vita e crescere quei due piccolini, che sono l‘unico motivo per cui vivo”.

“Mi sono rivolta proprio a Le Iene perché per noi il vostro programma era come un rito di famiglia”, racconta. “Francesco adorava la trasmissione, non voleva perderne mai una puntata: la guardavamo sempre insieme sul divano”.

Per chi vuole e può aiutare Milena, anche e soprattutto con un lavoro, ci scriva all’email: redazioneiene@mediaset.it.

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