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Ristoranti all you can eat: igiene da incubo | VIDEO

I Nas dei Carabinieri battono a tappeto alimentari etnici e “all you can eat”: oltre la metà sono a rischio salute, tra cibi scaduti e importati illegalmente. Le Iene con Nadia Toffa avevano analizzato alcuni locali milanesi, arrivando a trovare nel sushi e in altri cibi addirittura batteri fecali e allergeni in grado di uccidere

La metà dei ristoranti etnici in Italia sarebbero a rischio igiene. Un quadro sconvolgente, che arriva dai controlli dei carabinieri dei Nas, che hanno sanzionato quasi 250 strutture in tutto il Paese.

Si va da importazioni vietate a cibi scaduti o ricongelati in modo erroneo e pericoloso per la salute. Sotto accusa, in modo particolare, i cosiddetti “all you can eat”, locali diffusi a macchia d’olio in tutta Italia, nei quali puoi mangiare quello che vuoi ad un prezzo fisso.

Il 48% di questi locali, hanno dimostrato i controlli a tappeto dei Nas, sarebbero irregolari. I militari hanno riscontrato ben 477 violazioni di legge. Non va meglio ai  moltissimi depositi di alimenti e ai grossisti, presso i quali sono state sequestrate quasi 130 tonnellate di prodotti non tracciati o in stato di cattiva conservazione.

Una vera emergenza sanitaria, che Le Iene vi avevano già anticipato nel servizio di Nadia Toffa (che potete rivedere sopra). Un servizio che era partito dalla testimonianza sconvolgente di un sudcoreano di 71 anni, al quale era stata amputata la mano a dodici ore da una cena a base di sushi, per colpa di una grave infezione batterica.

Nadia Toffa è andata a verificare proprio gli "All you can eat" , che sono diventati una vera e propria moda. Basti pensare che a Milano sono oltre 600, a Roma superano i 400 ristoranti e nella sola Torino sono oltre 200.

Con appena 8 euro puoi mangiare qualsiasi cosa a base di pesce. Ma ci sarà veramente da fidarsi? Siamo allora andati a vedere di persona in alcuni locali di Milano, e quello che abbiamo trovato ci ha lasciato letteralmente senza parole. Pesce che puzza, alimenti che hanno fatto più di un giro tra cucina e tavoli e il nostro esperto che disgustato spiega: “Questo pesce sfaldato ancora non ti manda all’ospedale, però stasera forse sì”.

E allora decidiamo di prelevare dei campioni di pesce da ben otto ristoranti, portandoli in ambulatorio ad analizzarli, per valutare lo stato sotto il profilo igienico sanitario. “Tre sono risultati discreti”, ci ha detto Corrado Giannone, tecnologo alimentare che ha seguito le analisi. “Per gli altri cinque invece i risultati sono molto negativi”.

Non siamo noi a dirlo ma i dati del valore batterico presente sui cibi controllati: valori che dovrebbero  arrivare al massimo a 10mila ma che risultano tra 520 mila e 860 mila: oltre 80 volte i limiti di riferimento!

“Prodotti con livello di degrado massimo. Se mangiati causano vomito, mal di testa, mal di pancia, ma anche arrossamenti e eritemi”, spiegano al laboratorio di analisi.

Ma c’è molto di più. “C’è traccia di escherichia coli, inquinanti fecali che possono essere causati da un mancato lavaggio delle mani”, aggiungono i tecnici. E su un altro cibo portato a controllare abbiamo trovato addirittura l’istamina. “Può determinare il soffocamento in individui particolarmente allergici fino alla morte se l’individuo non viene sottoposto immediatamente a trattamenti con antistaminici”, ci ha spiegato il tecnologo.

 

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