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News | di Alessandro Barcella |

Amanda Knox è in Italia. Raffaele Sollecito: "Non la chiamerò" | VIDEO

Amanda Knox, la 31enne di Seattle che ha passato 4 anni in carcere per concorso nell’omicidio di Meredith Kercher, è tornata in Italia per la prima volta da “donna libera”. Raffaele Sollecito, il suo ex fidanzato incarcerato e poi assolto per il delitto di Perugia, dice a Le Iene di essere “perseguitato” dal quel passato fatto di processi mediatici

“Ci siamo messaggiati ultimamente e mi aveva detto che sarebbe venuta in Italia per questo convegno. Non ho però intenzione di incontrarla né di chiamarla”. Abbiamo raggiunto a telefono Raffaele Sollecito, l’ex fidanzato di Amanda Knox, e che insieme a lei fu accusato di avere ucciso la studentessa americana Meredith Kercher. Un passato fatto di processi e carcere che è ormai alle spalle, che nella vita di Raffaele ha lasciato un’ombra pesantissima nonostante l'assoluzione.

Potete ascoltare l’intervista telefonica nell’audio qui sotto:

 

Sollecito racconta che aveva trovato lavoro come ingegnere in Francia. "Ma quando hanno fatto ulteriori indagini, mi hanno detto chiaramente che non volevano avere a che fare con una persona che aveva una tale esposizione mediatica. Mi hanno discriminato per la cattiva pubblicità che mi è stata fatta". E' così tornato a vivere in Italia. "A breve dovrei cominciare un nuovo lavoro a Milano”, ci spiega.

E attacca: “Nessuno mi ha chiesto scusa, nessuno ha tentato di riabilitare la mia immagine. Neanche le istituzioni, che mi hanno negato il risarcimento che ho chiesto con la vergognosa dichiarazione che in qualche modo questa cosa me la sia cercata". 

Sollecito è stato in carcere quattro anni, dal 6 novembre del 2007 al 3 ottobre del 2011. Ma non ha ottenuto il risarcimento per ingiusta detenzione perché secondo la Cassazione aveva fornito "affermazioni menzognere e diffamatorie", così da rafforzare negli inquirenti “la prospettiva del suo coinvolgimento” che ha causato la sua carcerazione in via cautelare. "Tutto quello che ho fatto fino ad oggi lo devo a me e alla mia famiglia. Non ai media, non allo stato, e questo nonostante sia stato assolto… Per me questa cosa è vergognosa”.

E sulla stampa rincara la dose: "Da allora non credo più a quello che dice. Con me c’è stato il desiderio di fare ascolto e il desiderio di fare propaganda alle indagini della Procura”.

Amanda Knox è arrivata in Italia “da donna libera”, per la prima volta da quel 4 ottobre 2011 in cui fu assolta dall’infamante accusa di aver avuto un ruolo nell’omicidio, il primo novembre 2007 a Perugia, della studentessa Meredit Kercher. E' stata chiamata al Festival di giustizia penale a Modena, e nell'ascoltare le vittime di errori giudiziari si è commossa. Oggi è seduta in platea accanto al fidanzato Christopher Robinson, e nella mattinata è stata infastidita dall'enorme presenza dei fotografi, tanto da lasciare la sala. Domani però non potrà sottrarsi ai riflettori: parlerà in prima persona e per la prima volta, pubblicamente, da quando e' tornata in Italia.

Raffaele Sollecito lo avevamo incontrato nell’aprile del 2017, quando era stato intervistato da Sabrina Nobile, che lo aveva convinto a prestarsi a un particolarissimo esperimento sociale (nel servizio che potete rivedere sopra).

Lo avevamo camuffato da cameraman televisivo, per farlo andare in giro e chiedere alla gente cosa pensasse del delitto e di quei presunti colpevoli.

“Pensi che siano tutti colpevoli?” aveva chiesto Sollecito ad un ragazzo, nascosto dietro alla telecamera. “Si, assolutamente, non solo quel povero ragazzo nero che magari non aveva buoni avvocati”. “Sai che sono stati assolti?”, aveva replicato Sollecito. “Ah, complimenti!”, era stata la reazione indignata del giovane.

Ma quando Raffaele aveva abbassato la telecamera e si era presentato, ecco che magicamente le certezze della gente erano di colpo svanite: “gli indizi, poi i criminologi che ne parlavano, sembrava effettivamente fossero stati loro”, ha detto il giovane intervistato non riuscendo a nascondere un certo imbarazzo. L'unico condannato in via definitiva per l'uccisione di Meredith Kercher è l’ivoriano Rudy Guede, per concorso in omicidio. Sta scontando la pena nel carcere di Viterbo e sta scrivendo la tesi per ottenere la sua seconda laurea. E' previsto che uscirà nel 2023. 

 

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