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Antonio Conte alla macchina della verità: "Al 60% rimarrò in Italia" | VIDEO

Stefano Corti e Alessandro Onnis attaccano l'allenatore Antonio Conte alla macchina della verità per tartassarlo di domande e conoscere il suo futuro

Stefano Corti e Alessandro Onnis attaccano alla macchina della verità Antonio Conte per fargli domande sul suo futuro da allenatore di calcio.

Le Iene partono da alcune domande piccanti al mister: a quanti anni ha perso la verginità? "18". Mai fatto sesso allo stadio?. "No". Il posto più strano dove ha fatto l'amore?. "In ascensore, e lo abbiamo stoppato", risponde Conte ridendo. Mai tradito la moglie?. "No". Mai fatto una canna? "Sì". I capelli sono i suoi? "Sì". E la macchina della verità conferma che il mister non mente. Mentre registra più stress quando si passa alle domande sul calcio. Antonio Conte parte dai giocatori più forti che ha mai allenato: "Buffon, Chiellini, Pirlo, Kanté". Meglio vincere il mondiale con la nazionale o la Champions? "Il mondiale con la nazionale". E' più bravo Baggio o Del Piero? "Baggio era più fantasioso e meno goleador, Del Piero più attaccante. Quindi Baggio". Cosa pensa di Mourinho? "E' un disoccupato come me". Mai avuto voglia di tirargli uno schiaffo? "No". E di mandarlo a fanculo? "Magari l'ho fatto". 

E l'apice dello stress registrato dalla macchina della verità si raggiunge quando Antonio Conte deve rispondere alle domande sul suo futuro, soprattutto quando si tocca la Francia... A settembre sarà l'allenatore del Milan? "No". Dell'Inter? "No". Della Roma? "No". Della Juventus? "No". Del Paris Saint-Germain? "No". E aggiunge: "Non posso dire sì per nessuna squadra perché non c'è niente". Le Iene insistono a chiedergli se ci sono stati contatti con squadre di serie A. "Personalmente no, è un po' presto", risponde il mister. E' vero che ha incontrato Maldini? "No". Che ha sentito la dirigenza del Milan? "No". Andrea Agnelli della Juventus? "No". Il presidente del PSG Al-Khelaïfi? "No, in passato sì, ma non adesso". Ha mai incontrato Marotta? "No". 

E per capire il destino di Conte Corti e Onnis gli chiedono se l'anno prossimo allenerà in Italia. "Ci sono buone probabilità, come anche che allenerò all'estero. Ma c'è anche la probabilità di restare fermo. La priorità è andare in una società che mi permetta di lottare per vincere". Il futuro di Antonio Conte tradotto in percentuale? "60% di probabilità che resto in Italia, 30% che vado all'estero e 10% che rimango ad aspettare".

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