Orfanotrofio in Kenya, l'intervista integrale a Piera | VIDEO
Gaston Zama si è fermato in Kenya nell’orfanotrofio Asante Sana vicino Malindi, dove Piera accudisce con persone del posto più di 100 bambini. Ecco la sua intervista integrale
“Questo lavoro è la mia vita”. Se chiedete a Piera se il suo è un lavoro difficile, con 110 bambini da accudire, risponde semplicemente: “Il mio lavoro non è una cosa difficile, con i bambini mi sento bene e vederli stare bene è tutto per me”.
Piera gestisce l’orfanotrofio Asante Sana a Mambrui, vicino Malindi. L’abbiamo conosciuta con Gaston Zama e qui vi proponiamo l'intervista integrale.
La sua casa di accoglienza ospita più di 100 bambini “orfani di mamma, il papà non si sa”, spiega a Gaston Zama. “Noi possiamo accoglierli solo se sono denutriti, orfani o sieropositivi”.
Piera ci racconta le storie di due di questi bambini, a cui sta dedicando la sua vita. C’è Moses, un piccolo che ha accolto nel suo orfanotrofio quando era gravemente denutrito. “Quando siamo andati a prenderlo era impressionante. Aveva una pancia che sembrava incinta. Mangiava solo sabbia”. Piera lo porta immediatamente nella sua struttura. “Aveva sette anni ma ne dimostrava quattro. Pure quando lo abbiamo portato qui dovevamo stare attenti perché mangiava la sabbia. Adesso Moses sta bene”.
E poi c’è Nadia, la piccola con una storia incredibile. “È stata trovata semisotterrata viva. L’ho trovata una mucca che ha poi attirato lì il pastore. La piccola era già piena di vermi, non la volevano”. Ma Nadia è stata portata all’orfanotrofio di Piera, dove l’ha trovata la fortuna. “È stata adottata dal vicepresidente del Kenya. È bellissima”.
Naturalmente tutto quello che Piera con la sua associazione riesce a dare a questi bambini ha un costo. “Ci sostentiamo grazie alle donazioni di gente che viene a Malindi. La prima volta vengono qui solo per vedere. La seconda volta portano soldi o cibo”. Piera ha costruito tutto "piano piano", “pole pole”, come dicono qui. E piano piano vuole realizzare anche nuovi progetti. “Vorremmo costruire o una mensa o un nuovo dormitorio, per cui servono circa 80mila euro. I bambini sono tanti e qui non c’è più spazio”. Non solo, Piera vorrebbe anche un campo da calcio e pallavolo per far fare sport ai piccoli. “Abbiamo fatto un preventivo e per questo servirebbero circa 10mila euro”.
Se qualcuno di voi vuole dare una mano a Piera, può farlo contattandola direttamente alla sua mail personale: chiodipiera@yahoo.it. Anche un piccolo gesto è importante, perché, come dice Piera, “Anche con poco poco, si riempie tanto”.