Cambio sesso rovina una vita: ospedale a giudizio | VIDEO
Il Santa Corona di Pietra Ligure è stato costretto a risarcire 322mila euro a una trans 37enne, per un’operazione di cambio sesso da uomo a donna andata male. Nina Palmieri ci aveva purtroppo già raccontato una storia simile, raccogliendo la denuncia di 4 trans
Le hanno riconosciuto un risarcimento di 322mila euro per “danno alla sfera interiore”. Sotto accusa l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, condannato per un’operazione di cambio sesso da uomo a donna andata male.
I giudici hanno ravvisato la “criticità dell’operato dei sanitari” e “profili di malpractice medica” nei confronti di una 37enne transessuale veneta, che è stata poi costretta a un nuovo intervento “che non ha comunque raggiunto il risultato sperato”.
Lo stesso ospedale in passato era già stato costretto a un altro risarcimento di 374 mila euro, una decisione verso la quale la struttura ha però fatto appello.
“L’ordinanza di Savona conferma gli effetti devastanti sulla vita delle persone quando le cose non vengono fatte a dovere”, ha spiegato il legale della transessuale.
Nina Palmieri ci aveva raccontato una vicenda purtroppo simile, andando a intervistare un medico che avrebbe effettuato operazioni non riuscite su 4 trans, come potete rivedere qui sopra.
Queste persone, come hanno raccontato a Nina Palmieri, si erano rivolte alla struttura Umberto I di Roma, al reparto diretto dal professor Scuderi, che attuava una tecnica che, in realtà, era assolutamente sperimentale. Quegli interventi si erano poi rivelati un fallimento totale: “Mi sono resa conto che quella che avevo non era una vagina ma carne messa lì per fare cornice”.
E quando una delle pazienti si è rivolta all’ospedale chiedendo un altro intervento “riparatorio”, si sarebbe sentita dire una cosa terribile: “Signora, se noi la riapriamo si deve mettere in testa che il tutore lo porterà a vita, se no, male che vada, si deve fare suora o usare l’altro buco”.
Quando Nina Palmieri è andata dal professor Scuderi, nel frattempo rinviato a giudizio per lesioni, lui nega di aver taciuto che si trattasse di un intervento sperimentale e ha risposto così: “Il rischio di insuccesso in questi interventi, nella letteratura medica mondiale, è altissimo. Noi, nei casi che abbiamo operato, abbiamo avuto diversi successi e alcuni insuccessi".