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Conte, duro botta e risposta con Monteleone: "Al limite dovrebbe dire 'lei è un frescone'" | VIDEO

Nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi il presidente del Consiglio ha attaccato Antonino Monteleone: “Lei dice menzogne, non ho lavorato gratis per Alpa”. Poi lo difende per i vergognosi attacchi subiti sui social. Con Marco Occhipinti la Iena torna sul concorso del 2002 che ha nominato Conte professore ordinario, mostrando nuovi documenti esclusivi

“Perché dice che ho lavorato gratis per Alpa? Al limite dovrebbe dire: ‘lei è un frescone, ha lavorato gratis per il Garante’. Questa è diffamazione”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha apostrofato così Antonino Monteleone durante una conferenza stampa a palazzo Chigi insieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il premier è tornato sul caso del concorso universitario che nel 2002 ha nominato Conte professore ordinario di diritto privato ancor prima che la Iena facesse la sua domanda. Domenica 8 dicembre durante la puntata de Le Iene vi mostreremo le nuove scoperte che abbiamo fatto sul caso del concorso universitario del premier.

Antonino Monteleone e Marco Occhipinti ci hanno mostrato nuovi documenti esclusivi. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo anticipandovi il primo di una serie, che sembrano testimoniare che Giuseppe Conte avrebbe mentito sui suoi rapporti professionali con Guido Alpa, e che dunque quest’ultimo fosse incompatibile per legge nel suo ruolo di esaminatore al concorso. Potete vedere il servizio integrale cliccando qui

“Lei sta studiando questo caso da molto tempo”, ha detto il premier a Monteleone durante la conferenza stampa. “Ha acquisito tutte le carte possibili e immaginabili, le ho risposto più volte nelle interviste. L’ultima volta per mezz’ora (come potete vedere cliccando qui)”. Poi arriva l’attacco alla Iena: “C’è rimasto male, perché ho visto che ha fatto dei post su Facebook in cui scrive delle cose offensive”. “Impossibile, cose offensive è impossibile”, replica Monteleone. “Io le dico, ma come può scrivere ‘il presidente Conte ha lavorato gratis per uno dei commissari del suo concorso’?”, ribatte il premier. “Sono venuto a farle una domanda su questo tema presidente”, gli risponde Monteleone.

Qui però non c’è spazio per la domanda della Iena, e il presidente del Consiglio dice: “Diciamolo ai cittadini perché credo che ormai tutti sappiano di questo caso”, ha detto Conte. “Se lei si è procurato la lettera di conferimento dell’incarico e ha visto che l’incarico è stato conferito ad Alpa e a Conte… abbiamo sviscerato che un collegio difensivo può essere composto anche da venti avvocati nel civile. Lei ha constatato che eravamo io e Alpa: perché lei dice che io ho lavorato gratis per Alpa? Se l’incarico mi è stato conferito dal Garante, e io non mi faccio pagare come in questo caso perché ritengo di aver svolto attività difensiva non di rilievo, evidentemente non me la sono sentita di fatturare essendo il Garante un ente pubblico. Lei stesso si è fatto dire dal Garante che anche qualche altra volta, dove sono io solo nel collegio difensivo, non mi sono fatto pagare. Anche in famiglia sono sempre stato tacciato di essere poco venale. Anche con altri clienti è capitato di aver lasciato lì qualche fattura e non essermi fatto pagare. Perché dice che ho lavorato gratis per Alpa? Al limite dovrebbe dire: ‘lei è un frescone, ha lavorato gratis per il Garante’. Questa è diffamazione. Non dovete approfittarvi del fatto che da quando sono presidente del Consiglio ho detto che non avrei mai querelato i giornalisti, perché continuate a scrivere menzogne su menzogne.”

“Sono venuto qui per farle solo una domanda”, prova a intervenire Monteleone ma il premier lo interrompe subito senza farlo parlare: “Gliela faccio io la domanda, perché ha scritto questo nel post su Facebook dopo l’intervista di mezz’ora? Lei fa solo domande ma può offendere!

Il presidente del Consiglio è poi tornato sulle vergognose offese ricevuti sui social network dalla Iena, arrivando persino ad augurargli il cancro, e si è rivolto a questi hater: "Voi potete anche ritenere di difendere la mia posizione, ma offendere Monteleone e i familiari quello no, perché non aggiunge nulla alla civiltà del dibattito".

Finalmente c’è spazio per la domanda di Antonino Monteleone, che però è stata tagliata dal sito de La Repubblica che invece aveva riportato il botta e risposta e che quindi vi proponiamo qui: “Siccome è cambiata più volte la sua versione…”. “No, è stata sempre la stessa” replica immediatamente Conte. “Anche questo è offensivo. Quello è un progetto di parcella, non è una fattura. La fattura l’ha emessa solo Alpa perché abbiamo appurato che io al Garante non ho mai fatturato. Quindi non c’è una fattura in comune. Quello che lei tendenziosamente cerca di insinuare potrebbe avere un rilievo se Alpa avesse raddoppiato il suo compenso e quindi si fosse fatto pagare anche per conto di Conte. Quella fattura però prevede solo il compenso di Alpa, Conte ha rinunciato. Se ne faccia una ragione”.  

“A noi risulta che lei non abbia lavorato gratis per il Garante”, risponde Monteleone. “Ci risulta dai documenti, che ha chiesto all’Autorità di versare anche i suoi compensi sul conto di Alpa, che è stato il suo esaminatore…”. “Ma questa è diffamazione, lei sta insistendo”, ribatte immediatamente Conte. “A noi risulta così”. “Lei è fuori di testa”, sbotta il premier. “Io non ho fattura e non ho chiesto il raddoppio della fattura”. “Le sto chiedendo se Alpa, quando ha fatturato, aveva nelle sue voci delle parti che gli spettavano”, chiede Monteleone. “Lei vuole dimostrare una comunanza di interessi attraverso un progetto di parcella che risale al 2009, e attraverso questo vorrebbe dimostrare una comunanza d’interessi che riguarda il 2002, l’anno del concorso. Dopo sette anni poteva cambiare il mondo, ma non dimostrerebbe mai l’esistenza di una cointeressenza economica del 2002. È un fatto logico: un documento del 2009 non potrà mai dimostrare la cointeressenza di un fatto concorsuale del 2002. Se ne faccia una ragione”.

A questo punto Conte si alza e fa per andarsene, mentre Monteleone sta ancora provando a formulare una domanda per lui: “A noi risulta che tra le voci che ha presentato Alpa ci fossero anche la presenza in udienza, che era solo sua. Le chiedo: se Alpa ha incassato i compensi per la presenza in udienza è un problema o no?”. “Il fatto che io abbia partecipato non ha alcun rilievo economico, perché nel processo civile le memorie difensive sono quelle che contano”, risponde Conte che poi se ne va per davvero. Potrete vedere le nuove scoperte di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti nella puntata de Le Iene di domenica 8 dicembre.

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