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Daverio in guerra con la Sicilia: “Non mi piace, mi hanno minacciato” | VIDEO

Il voto del presidente della giuria Philippe Daverio assegna alla piacentina Bobbio la vittoria in tv come “borgo dei borghi 2019”. Peccato che proprio lui, ex assessore leghista a Milano, sia cittadino onorario di Bobbio. E quando Ismaele La Vardera va a chiedere spiegazioni lui attacca a testa bassa: “Il siciliano è convinto di essere al centro del mondo. Ora ho paura, sono stato minacciato”

“Mi hanno spaventato, io ho paura della Sicilia”. A parlare così è il noto critico d’arte ed ex assessore leghista di Milano Philippe Daverio. Durante il concorso su Raitre3 “Il borgo dei borghi 2019” ha dato il suo voto decisivo alla piacentina Bobbio e non a Palazzolo Acreide, in Sicilia.

Il voto che ha scatenato fortissime polemiche da parte della cittadina in provincia di Siracusa, che era arrivata in finale grazie al massiccio televoto del pubblico da casa (42% contro il 27% di gradimento per Bobbio).

A capo della giuria tecnica c’era proprio Daverio, che a Palazzolo Acreide ha assegnato lo zero per cento. Peccato che Daverio da un anno sia cittadino onorario di Bobbio: apriti cielo!

Il presidente della commissione di vigilanza della Rai, Michele Anzaldi ha dichiarato che “i danneggiati sono i comuni che si sono trovati in questo pasticcio e tutti noi che paghiamo il canone oltre ai cittadini che hanno votato da casa”. Un televoto tra l’altro non gratis, ma che costa ben 51 centesimi a messaggio.

“Sarebbe bello sapere a chi vanno questi soldi” ha aggiunto Anzaldi, che ha annunciato anche un’interrogazione parlamentare. “Mi auguro si metta fine a questa brutta pratica dei televoto che poi non vengono rispettati”.

“Bobbio è un bellissimo borgo, l’Italia è tutta bella. Però io dico se facciamo questa cosa, facciamola in una maniera corretta” dice a Ismaele La Vardera il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo.

Quando andiamo da Philippe Daverio, lui invece ci mette il carico da 90: “Il siciliano è convinto di essere al centro del mondo, è una patologia locale che nei secoli non ci si è mai riusciti a curare. Si chiama onfalite, è l’infiammazione dell’ombelico. Per loro tutto ciò che non è Sicilia è molto lontano, è quasi intollerabile”.

Sulla presunta incompatibilità dice: “Essere cittadino onorario che vuol dire? Il diritto di opinione è sancito dalla nostra costituzione. Il televoto non è stato ribaltato, aveva già fatto vincere Bobbio”. E quando gli facciamo notare, numeri alla mano, che non è così, lui ripete: “Era esattamente ciò che dovevo fare. Porterò in Tribunale il sindaco di Palazzolo, perché è un’intimidazione sicula, bisogna stare attenti”.

La Sicilia, Philippe Daverio, proprio non la ama: “Non amo la Sicilia, non mi interessa l’arancina e i cannoli, mi piace il foie gras e bevo champagne. Il cannolo? Non mi piace perché ha la canna mozza… E mi piace Bobbio. È un mio diritto. Mi hanno spaventato, il tono è di minaccia  e fa parte della tradizione siciliana... Io ho paura di tornare in Sicilia”.

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